venerdì 6 novembre 2015

Allarme, salute e buon senso

Editoriale Radio Onda Libera del 27 ottobre 2015

I salumi, insaccati e ogni genere di carne lavorata possono causare il cancro e probabilmente anche mangiare carne rossa: l'allarme arriva dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, che fa parte dell'Oms, l'Organizzazione mondiale della Sanità. Il rapporto dell'Iarc, redatto sulla base di oltre 800 studi precedenti sul legame tra una dieta che comprenda le proteine animali e il cancro, conferma dunque le attuali raccomandazioni "a limitare il consumo di carne". Lo studio include la carne di maiale tra la carne rossa, insieme a quella di manzo, vitello, agnello, pecora, cavalli e capre.

Gli esperti hanno concluso che per ogni porzione di 50 grammi di carne lavorata consumati al giorno il rischio di cancro del colon-retto aumenta del 18%. Ma lo stesso legame è stato osservato con i tumori del pancreas e alla prostata.
Insomma, banditi würstel e salsicce ma anche prosciutti e le carni lavorate inserite nel gruppo 1 delle circa 115 sostanze che causano il cancro a pericolosità più alta, come il fumo, l'amianto, l'arsenico e il benzene.
La notizia ha sconvolto tutti, destando moltissimi commenti e reazioni. Tra le associazioni di categoria che difendono la qualità della carne italiana e coloro che della cane hanno fatto a meno da tempo rifugiandosi in diete vegetariane o vegane.
Noi non abbiamo elementi scientifici per suffragare o contrastare la ricerca, di certo abbiamo la possibilità di dire che sarebbe meglio non creare allarmismi e seminare il panico. Un'alimentazione equilibrata è da sempre il consiglio giusto, ogni nutrizionista si sbilancia in questa direzione. E ogni abuso, di qualsiasi tipo, fa male alla salute. Quindi benvenuta un'informazione corretta ma è dannoso vietare tour court questo o quel prodotto.


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