martedì 10 novembre 2015

Prove di ri-unione nel centrodestra

Editoriale Radio Onda Libera del 9 novembre 2015

Il centrodestra riprova a unirsi, a fare politica insieme. L'occasione è stata ieri la manifestazione di Bologna, dove sul palco si sono ritrovati Berlusconi, Salvini e la Meloni, i leader di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia. Sembra la riedizione del 1994, quando al posto di Salvini c'era Bossi e al posto della Meloni c'era Fini. Oltre vent'anni fa. L'unico a fare da trait d'union l'ex cavaliere. E ieri doveva essere il grande ritorno del padre nobile, il fondatore della Casa delle Libertà, la prima coalizione vincente dopo Tangentopoli che arrivò al governo sconfiggendo la gioiosa macchina da guerra guidata da Occhetto.
Dopo tre anni di assenza dai bagni di folla e dai comizi, Berlusconi, verso gli ottanta anni, non ha brillato come una volta. C'è stato qualche fischio e più di un coro che incitava a Salvini, il vero leader del centrodestra. Infatti il palco di Bologna è diventato il passaggio del testimone della guida del centrodestra.
A destra il momento è delicato: sono tutti uniti su quel palco perché è l’unico modo per sopravvivere. I sondaggi danno la Lega al 15 per cento, non di più, mentre Forza Italia balla è intorno al 10. Nessuno può fare a meno dell’altro, ci si può permettere di buttare nel cestino solo il 2 per cento di Alfano che, non contento, attacca come al solito Salvini ,che gli risponde a dovere. E' vero che la legge elettorale premia la lista e non la coalizione, quindi sicuramente non ci sarà la lista unica, a meno che non sarà cambiato l'Italicum.
Comunque a Bologna c'erano venticinquemila persone, un bel po' di gente tenuto conto che non siamo ancora in campagna elettorale. E dai ieri, visto come sono andate le cose, dobbiamo prendere atto che Berlusconi può ritagliarsi lo spazio di padre nobile della coalizione e basta, non può certo pensare di guidare lo schieramento. Lo dice il popolo del centrodestra, lo dicono i sondaggi, lo dice la politica di oggi che corre più veloce di ieri, che viaggia su Twitter e Ipad. Una stagione si è definitamente chiusa, se ne apre un'altra per fronteggiare il nuovo avversario, Renzi, che senza essere eletto governa l'Italia indisturbato da quasi due anni. E per ora pare non aver rivali di sorta.


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