giovedì 25 giugno 2015

Berlusconi-Salvini, contatto

Editoriale Radio Onda Libera del 24 giugno 2015

E' stato un incontro lungo tre ore quello di ieri ad Arcore tra Berlusconi e Salvini. Era il primo confronto politico dopo l'esito del voto amministrativo e le parole dell'ex Cavaliere sul nuovo contenitore per il futuro centrodestra. Vediamo come è andata dalle dichiarazioni degli stessi protagonisti: i temi affrontati sono stati concreti, e cioè tasse, economia e lavoro, e su questi argomenti c'è piena sintonia. Altri punti di contatto sono stati il giudizio sul governo Renzi, ritenuto incapace e  pericoloso, e la volontà di costruire insieme un'alternativa seria.
Ovviamente Salvini ha tutto l'interesse a far passare l'idea che sia Berlusconj, e quindi Forza Italia, ad avvicinarsi alle posizioni della Lega. Comunque i due hanno parlato anche della nuova legge elettorale e l'ex Cavaliere ha tentato il leader del Carroccio con la proposta di presentare i capilista della Lega in maggioranza al Nord e i capilista forzati a fare da traino al Sud. Su questo Salvini non si è sbilanciato, del resto non si sa ancora quando ci saranno le politiche, quindi è inutile entrare nei dettagli. L'obiettivo di una lista unica è all'orizzonte ma c'è ancora tanta strada da fare.
Queste le novità dentro il centrodestra, mentre il centrosinistra è alle prese con questioni più spinose rispetto alla linea politica, a cominciare dalla crisi della giunta Marino a Roma per l'inchiesta "Mafia capitale", per finire alla questione De Luca, governatore della Campania che secondo la legge Severino è ineleggibile, passando per i dissidi con la minoranza del Pd in aperto contrasto con il premier Renzi; da registrare che anche Fassina, con Civati, ha lasciato il partito. Ma il governo è alle prese anche con altri due casi che, diciamo, riguardano la moralità: gli indagati Castiglione e Azzolini: il primo è stato salvato dalla sfiducia grazie a Pd e Forza Italia, mentre per il secondo è stato richiesto l'arresto, si vedrà. Intanto Renzi sta pensando di mettere la fiducia sulla riforma della scuola, così tanto per bloccare gli emendamenti delle opposizioni.
In conclusione tanta carne al fuoco, mentre le grandi questioni - immigrati e crisi economica - restano sempre lì in attesa di una soluzione, di una qualsiasi soluzione.
 

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