lunedì 5 ottobre 2015

Renzi, tagli, tasse e coperture

Editoriale Radio Onda Libera del 5 ottobre 2015

Parliamo di tasse, perché Renzi, il presidente del consiglio, ha annunciato che nel 2016 taglierà l'Ires e ridurrà anche il canone Rai. E la bella notizia, se sarà tale lo vedremo, l'ha data per televisione. Poteva anche arrivare via Twitter in 140 caratteri... "Il prossimo anno ci sarà anche, a dispetto delle aspettative, un intervento significativo sul lavoro, di riduzione delle tasse per le imprese. Volevo portarlo nel 2017, ma credo che riusciremo ad anticiparlo almeno in parte al 2016. E il taglio sarà per tutti e non limitato al Sud".
Il premier ha anche annunciato che saranno ridotti gli incentivi alle assunzioni perché funzionano solo se sono una tantum, sennò diventano una sorta di metadone. E ancora sarà ridotto il canone Rai e a pagarlo saranno tutti attraverso un meccanismo che potrebbe essere quello del versamento in bolletta. Oggi costa 113 euro, il prossimo anno costerà 100 euro. "Chi è onesto e paga, paga meno. In Italia è finito il tempo dei furbi". In Tv Renzi ha avuto anche il tempo di parlare di politica e di riforme, di Verdini che lo appoggia nel percorso di cambiamento del Paese e delle condizioni di crisi della destra.
Ma il succo del discorso è quello che abbiamo accennato prima e cioè le tasse. Che la ripresa sia in vista lo dicono tutti, osservatori  addetti ai lavori, anche imprenditori, e quindi qualcosa di vero ci sarà. Certo, se la fine della crisi non sarà percepita anche dalla gente comune non potremo dire che le condizioni del Paese siano migliorate. Comunque la notizia dell'abolizione dell'Ires ci fa piacere come ci fa piacere, ancora di più, l'abolizione della tassa sulla casa - Tasi, Imu, Tari o come diavolo si chiama - ma qualche dubbio su dove si prendono i soldi per far quadrare i conti ce l'abbiamo. Anche perché il sospetto potrebbe essere di abolire una tassa con la mano destra e rimetterne un'altra con un altro nome con la mano sinistra. Ma oggi non vogliano essere tacciati di pessimismo e allora non ci esprimiamo e aspettiamo come San Tommaso che volle vedere per credere.


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