venerdì 6 novembre 2015

Stato e Regioni ai ferri corti

Editoriale Radio Onda Libera del 3 novembre 2015

La legge di stabilità ha avviato il suo iter e abbondano le critiche. Le ultime sono quelle delle Regioni, i cui governatori sostengono che i tagli dal 2017 al 2019 configurano una situazione che nei fatti mette a rischio la sopravvivenza del sistema Regioni. In poche parole si tratta di uno scontro vero e proprio. E' quanto sostiene Chiamparino, presidente dimissionario della conferenza Stato-Regioni, secondo cui "i 17 miliardi di tagli sono insostenibili. Dobbiamo capire quale è il valore istituzionale che viene dato alle Regioni, e in particolare al sistema Sanità, che è uno dei più virtuosi al mondo. il sospetto è che si pensa di far funzionare la sanità in maniera centralizzata e questo non è ben visto dalle Regioni".
"E' stato chiesto un incontro urgente al presidente del consiglio perché giovedì le regioni dovranno dare un parere sulla legge di stabilità in Conferenza e occorrono elementi politici e tecnici al fine del parere". A quest'ultima sollecitazione il premier Matteo Renzi, a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, ha risposto convocando le Regioni a Roma, probabilmente per mercoledì. Ma quello che è più interessante è il commento del presidente del consiglio,
accompagnando la decisione di affrontare Chiamparino e gli altri governatori con queste parole: "Adesso con le Regioni ci divertiamo, ma sul serio". "Sulla Sanità ci sono più soldi del passato", sarebbe il ragionamento di Renzi, meno di quelli che chiedono le Regioni "ma più di quelli che avevano a disposizione. Il punto è che le tasse devono scendere. Non consentirò a loro (le Regioni - ndr.) di aumentare le imposte ai cittadini, non si può scaricare sempre sugli italiani. Eliminino piuttosto gli sprechi".
Se fossero vere queste indiscrezioni, allora si capirebbe la tensione tra due poteri dello Stato, Roma e le periferie. Ma non solo. Si capirebbe anche che palazzo Chigi non sopporta più di tanto le critiche e allora paventa minacce. Su un punto Renzi ha però ragione e cioè che le Regioni farebbero bene ad eliminare gli sprechi anziché pensare di aumentare le tasse. Perché gli sprechi ci sono eccome nelle regioni, basta contare le numerose inchieste aperte dalle procure di quasi tutti Italia.


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