giovedì 19 novembre 2015

Italia di nuovo nel mirino dell'Isis

Editoriale Radio Onda Libera del 19 novembre 2015

A neppure una settimana dagli attacchi di Parigi, a una ventina di giorni dall'inizio del Giubileo, scatta l'allarme rosso in Italia. L’Fbi ha inviato alle nostre autorità di sicurezza una segnalazione in cui vengono indicati la basilica di San Pietro a Roma, il duomo e il teatro alla Scala di Milano come possibili obiettivi di un attentato terroristico. Ovviamente si tratta di indicazioni generiche e non ci sono segnalazioni temporali o specifiche.
Nell’informativa arrivata dagli Stati Uniti ai servizi segreti italiani vengono indicati anche i nomi di 5 soggetti, definiti “arabi“, che potrebbero essere presenti nel nostro Paese, personaggi sospetti da ricercare.
Per ora non ci sono riscontri, ma le indagini sono appena cominciate: gli agenti italiani incroceranno le informazioni americane con quelle raccolte finora. La prima conseguenza dell’allarme proveniente dagli Stati Uniti è stata la circolare che il dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno ha inviato ai questori di Milano e Roma. Nel documento si chiede di rafforzare ulteriormente – per quanto possibile visto che l’allerta è già a livello 2, un gradino sotto rispetto a quello che scatta in caso di attacco terroristico – la vigilanza e il controllo nelle due città, con particolare attenzione ai luoghi di culto e di aggregazione. Sono stati inoltre disposti una serie di posti di blocco per aumentare i controlli a persone o veicoli sospetti.
Per la verità i controlli sono stati intensificati un po' dappertutto, anche nella nostra piccola regione. Perché, inutile negarlo, la paura è aumentata, è cresciuto il timore di attentati da parte dei terroristi islamici che, come abbiamo visto, non hanno problemi a sacrificarsi, a farsi esplodere pur di seminare terrore e morte nel nome della religione, del loro Allah.
In un momento come questo, con allarmi – veri o falsi che siano – in mezza Europa, partite di calcio sospese, continui blitz delle forze speciali alla ricerca di presunti terroristi e cellule nascoste, nessuna segnalazione può essere tralasciata e, anzi, va vagliata con la massima attenzione.
È vero però che non possiamo farci sopraffare dalla paura, non possiamo essere ossessionati dall'insicurezza e stravolgere la nostra quotidianità, le nostre vite normali. Di sicuro l'obiettivo di questi assassini, perché assassini sono dopo quanto hanno fatto a Parigi, è proprio quello di terrorizzarci, renderci vulnerabili nelle nostre città, nelle nostre case e nelle nostre strade.


Nessun commento:

Posta un commento