giovedì 25 giugno 2015

Suicidi e liste nozze

Editoriale Radio Onda Libera del 25 giugno 2015

La crisi ha cambiato anche gli usi e i costumi, le abitudini degli italiani. Questa è la premessa, alla faccia delle previsioni di ripresa che fanno gli osservatori, gli economisti e ovviamente il governo. Due le notizie sono emblematiche delle difficoltà economiche in cui ci dibattiamo ormai da qualche anno. La prima, terribile, l'ennesima morte di un imprenditore che ha preferito suicidarsi per non continuare a sopportare la vergogna della sua azienda che troppo indebitata con le banche non va come una volta. E' accaduto a Padova, nel Veneto, dove secondo qualcuno si respira già l'aria della ripresa. Ma forse questa è più una speranza che qualcosa di concreto.
La seconda notizia, in un certo senso più leggera, l'abbiamo ripresa da "La Stampa". E cioè che ora la lista di nozze si fa al supermarket perché è meglio il regalo utile, il regalo mangereccio, che quello appariscente. Non a caso la Crai si è inventata i buoni spesa validi due anni, da spendere nel punto vendita più vicino a casa: ci si può comprare di tutto, dalla pasta alla frutta, ai detersivi. Da sempre le liste di nozze erano un indice per distinguere un matrimonio e a seconda di dove si facevano si stabiliva una specie di classifica, dall'agenzia di viaggi al negozio di elettrodomestici, in gioielleria o in banca.
E oggi la lista di nozze alimentare è una ricetta anticrisi. Perché in fondo si tratta di due anni di pasti pagati da amici e parenti. Non c'è niente di scandaloso, forse di dubbio, gusto ma per la verità le cose un po' kitsch non sono una novità, comprese le liste di nozze taroccate.
Meno male e per fortuna che c'è anche una terza notizia che riguarda un signore di Bologna, che ha deciso per il suo matrimonio di ricevere in regalo soldi da destinare alla costruzione di una mensa per i poveri e i senza dimora. Un gesto da applaudire e apprezzare.
E scusate se siamo scettici sulla ripresa, sulla fine della crisi e delle sofferenze.

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