domenica 19 luglio 2015

Temperature africane
e opposizione di fuoco

Il punto del direttore del 19 luglio 2014

Passate le elezioni, passato il voto per i vertici dell’assemblea legislativa e passato pure l’insediamento, ora la legislatura può iniziare il suo cammino. Ma che quinquennio sarà, politicamente parlando? Sicuramente diverso da quelli precedenti per almeno un paio di motivi. Il primo: il numero di consiglieri è ridotto a 21, dieci in meno rispetto a prima, e quindi anche i posti nei vari organismi sono diminuiti. Il secondo, più squisitamente politico, riguarda la presenza nell’emiciclo di Palazzo Cesaroni di più opposizioni.
Sul taglio delle poltrone c’è poco da commentare, solo plaudire perché comunque si tratta di un alleggerimento della spesa pubblica, visto che è l’applicazione della riforma Del Rio e ha interessato il rinnovo di tutte le nuove amministrazioni. Il secondo aspetto è più interessante perché inciderà sui lavori, sui contenuti, sulla politica in senso lato.
Il riferimento è ovviamente alla presenza del Movimento 5Stelle con due consiglieri regionali sugli 8 spettanti all’opposizione. E i due esponenti grillini hanno messo subito le cose in chiaro non facendo comunella con il gruppo variegato del centrodestra che conta un forzista, un fratello d’Italia, due della Lega Nord e due civici. Anzi hanno fatto subito, a urne appena chiuse, opera di distinzione chiarendo che tipo di opposizione si accingeranno a portare avanti. Nessun consociativismo di sorta, nessun inciucio, nessuna partecipazione alla logica spartitoria, nessuna ammucchiata selvaggia. Queste le parole d’ordine lanciate dal duo Liberati-Carbonari sia in direzione della maggioranza che dell’altra minoranza. Altro che opposizione costruttiva e buonista promessa dall’ex sindaco di Assisi e ora portavoce del centrodestra, Claudio Ricci.

Altro che opposizione come finora svolta in questa regione, a parere dei molti troppo accomodante e a rimorchio del centrosinistra. Il Movimento 5Stelle non ci sta e lo ha dimostrato criticando le nomine delle commissioni consiliari, in particolare quella del monitoraggio e controllo da sempre appannaggio dell’opposizione. Ma questa volta non tutto è filato liscio dal momento che le opposizioni sono più di una e i grillini hanno rivendicato, senza essere ascoltati, la consistenza del consenso e l’esordio in consiglio come unica forza di opposizione. Purtroppo la diatriba è sconfinata anche nell’attacco personale e questo non è un argomento condivisibile, a differenza di tutte le critiche del mondo al sistema politico che da decenni governa questo territorio. Ma i pentastellati fin dal primo giorno in consiglio sono partiti lancia in resta rivolgendo accuse gravi e denunciando l’esistenza di una cappa politico-giudiziaria, poi hanno continuato su questioni tecniche di bilancio della Regione e verifiche della Corte dei conti, per finire con il mirino puntato sulle nomine. Un bel po’ di casino è stato apparecchiato pensando che il consiglio si è riunito appena due volte e solo per eleggere i vertici e che le elezioni regionali si sono svolte appena un mese e mezzo fa.
Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino questa legislatura sarà diversa da tutte le altre. Questo è poco ma sicuro. Se sarà meglio o peggio lo potremo dire e valutare solo alla scadenza. Intanto martedì si insedieranno le quattro commissioni e i lavori potranno cominciare, poi entro il mese la presidente della Regione Catiuscia Marini presenterà le linee programmatiche del suo governo e la legislatura, la decima in questo quasi mezzo secolo di vita, aprirà le danze.
Peccato che il solleone è già arrivato e si sente con le temperature africane, per cui è ora di andare in vacanza. La politica può aspettare, tanto l’indennità conosce il codice iban.
anna.mossuto@gruppocorriere.it
www.annamossuto.it

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