venerdì 3 luglio 2015

I terroristi della porta accanto

Editoriale Radio Onda Libera del 29 giugno 2015

Tre giorni fa l'attentato in Tunisia, manifestazioni in piazza contro il terrorismo. Il Paese non vuole arrendersi, così come non si vogliono arrendere i Paesi europei che sentono da vicino la paura di altri attacchi. Intanto mentre continua l'esodo dei turisti che hanno deciso di interrompere le vacanze e il governo tunisino conferma la chiusura di 80 moschee estremiste, proseguono le indagini per cercare di ricostruire il profilo del terrorista e l'esatta dinamica dell'attacco ai due hotel sulla spiaggia nel corso del quale sono state uccise 39 persone.
L'attenzione è concentrata sul terrorista ucciso, Seifeddine Rezgui, di 23 anni. È lui che ha avuto il ruolo principale, sparando prima sulla spiaggia e poi dentro l'hotel Imperial Marhaban di Sousse. Sta facendo il giro del mondo la foto dell'attentatore che cammina in spiaggia in maglietta e pantaloncini come un turista qualsiasi con il kalashnikov in mano. Interessanti i profili di questi nuovi killer che sanno tutto della realtà virtuale, che imparano a fabbricare e usare le armi attraverso i corsi su internet navigando sui siti che insegnano a diventare perfetti jihadisti e hanno un'istruzione medio alta.
Conducono una vita assolutamente normale ma sono aspiranti martiri della guerra santa del terrore. Sono i terroristi della porta accanto, i vicini di casa. Si possono chiudere anche le moschee, ma questo non impedirà loro di essere indottrinati dagli imam salafiti attraverso i mille – e non è una metafora ma un numero reale – di siti online legati all’arcipelago dell’Islam radicale armato.
È con questo terrorismo che l’Occidente è chiamato a fare i conti. È con questa guerra che viviamo da qualche tempo; è una guerra di religione ma non solo, è una guerra di cultura e di integralismo. Anche in Italia, come ha detto il ministro della difesa Pinotti, l'allerta è alta, il timore di attentati esiste. Quindi quello che succede a pochi chilometri da noi ci riguarda eccome. Purtroppo. e la risposta non può che essere forte contro ogni forma di terrorismo che uccide innocenti senza pietà.


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