martedì 6 dicembre 2016

Terremoto, vietato dimenticare

Editoriale Radio Onda Libera del 23 settembre 2016

Oggi parliamo di terremoto perché stanotte un mese fa, il 24 agosto, la terra tremò in provincia di Rieti, di Ascoli e di Perugia causando quasi trecento morti, e danni ingenti per le case ridotte in macerie. Domani, per la triste ricorrenza, il vescovo di Ascoli, Giovanni D’Ercole, celebrerà una messa ad Arquata alla quale è stata invitata anche la presidente della Camera, Laura Boldrini. Domenica mattina, poi, sarà il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, a inaugurare una lapide in memoria delle vittime nel parco comunale ma tutta l’area adiacente - grazie all’Esercito - diverrà monumento perenne.
Il sindaco Pirozzi ha annunciato entro oggi il via tutti dalle tende, ma forse occorrerà ancora qualche giorno. Secondo la Protezione civile, al momento, sono 3.027 le persone ancora assistite tra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo nei campi, nelle strutture e negli alberghi. Quasi novemila poi (8.939) i sopralluoghi fin qui effettuati nelle quattro regioni sugli edifici pubblici e privati. Le verifiche che hanno riguardato gli immobili privati sono state 8.185: 3.835 dichiarati agibili (quasi il 47 per cento). Continuano incessanti pure i recuperi da parte dei tecnici del ministero dei Beni culturali.
Oggi alle 10 a Palazzo Chigi conferenza stampa congiunta del premier Matteo Renzi e del commissario straordinario alla ricostruzione, Vasco Errani, che dice: "Lo Stato darà una risposta ai danni. Ricostruiremo tutto e meglio di prima".
Bene, questa ci sembra la strada giusta. Quella cioè di non dimenticare chi soffre, impensabili i ritardi nel dare un tetto a chi sta nelle tende, impensabili i ritardi nel cercare di ridare una vita normale a chi è stato colpito dal terremoto. E permettetemi di annunciare un'iniziativa come Corriere dell'Umbria a un mese esatto dal terremoto. L'abbiamo chiamata "Un sacco di solidarietà" ed è uno zainetto che potete comprare a 5 euro in edicola, il ricavato della vendita sarà devoluto alla Croce rossa italiana.

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