sabato 10 dicembre 2016

La rivoluzione di Bergoglio continua

Editoriale Radio Onda Libera del 22 novembre 2016

Tutti i preti potranno assolvere il peccato dell'aborto. E' la grande novità che ha comunicato ieri il Papa in una lettera apostolica destinata a far discutere in tutto il mondo. Prima di ieri soltanto i vescovi, o preti da loro direttamente delegati, potevano assolvere chi commetteva il peccato dell'aborto. Da oggi in forza del loro ministero tutti i sacerdoti potranno concedere l'assoluzione.
Nel fare il bilancio del giubileo straordinario dedicato alla misericordia, Bergoglio ancora una volta lancia un messaggio forte a quei cattolici che in alcune realtà ecclesiali vedono nell'aborto un crimine che porta alla scomunica a tempo indefinito non solo delle donne ma anche di tutti quanti lo procurano, quindi in primi si i medici.
L'assoluzione globale di papa Francesco ha un significato oltre che teologico anche politico e sociale e ha una valenza non solo spirituale ma anche globale sul tema della Misericordia. E sì perché il pontificato di Bergoglio insiste molto sulla misericordia come carattere sociale e come cultura, oltre che sull'attenzione ai poveri.
La lettura di questa clamorosa svolta del Pontefice, una svolta storica che forse apre ufficialmente la battaglia tra riformisti e conservatori, è che la misericordia della Chiesa deve valere sempre e comunque, quindi se c'è pentimento si può e deve perdonare anche il peccato dell'aborto, cancellando in sostanza e di fatto il tabù della scomunica.
Papa Francesco sta continuando nella rivoluzione evangelica che passa anche per la rivoluzione del diritto canonico. E questo sicuramente non sarà accolto pacificamente da tutti gli ambiti ecclesiastici. Ma noi salutiamo con favore quest'ennesimo strappo tra virgolette del papa venuto dalla fine del mondo che mette al centro di tutto e di tutti non le leggi e i codici ma l'amore e l'essere umano. Della serie si è chiusa la porta santa del giubileo e si è aperto un portone.

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