giovedì 8 dicembre 2016

Casta e privilegi oggi in Aula

Editoriale Radio Onda Libera del 25 ottobre 2016

La battaglia campale sui tagli ai costi della politica va in onda oggi a Montecitorio. Forse, a meno di un rinvio. In aula arriva a proposta di legge dei 5 Stelle che prevede il dimezzamento delle indennità dei parlamentari. Una delle tante si direbbe che si prepara per mondarsi la coscienza e poi tra cavilli e giustificazioni varie non vede mai l'approvazione.Questa volta i proponenti, i grillini, promettono battaglia perché sfidano frontalmente i parlamentari del Pd ad approvarla, visto che stanno facendo campagna elettorale per il referendum e uno degli argomenti preferiti è proprio la riduzione di costi della politica. I 5 Stelle promettono battaglia in aula dove hanno prenotato un bel po' di posti per godersi lo spettacolo e anche la piazza di fronte per protestare contro gli onorevoli che hanno a cuore più le sorti dei loro portafogli che il resto.
A sorpresa è arrivato anche il sostegno del presidente Cei Bagnasco: "La riduzione degli stipendi sarebbe sicuramente un segnale positivo'.
Diciamo subito come andrà a finire di fronte alla proposta di ridurre le indennità a cinquemila euro lordi al mese e questo senza essere veggenti. La maggioranza ha già accampato una serie di scuse che vanno da demagogia a populismo, a farsa a pagliacci. E via con le proposte più strampalate pur di giustificare il voto contrario alla proposta di legge. Tipo una riduzione basata sul reddito pregresso oppure una riduzione che tiene conto della media.

L'unica degna di nota è quella buttata là da Renzi, una paga in base alle presenze, noi diremmo in base anche a quanto gli onorevoli producono perché si può stare in aula, schiacciare un bottone e fare le belle statuine. Ma in attesa di queste nuove idee sarebbe veramente un bel segnale se tutti insieme, maggioranza e opposizione, per una volta si trovassero insieme tagliandosi uno dei privilegi che li accompagnano. Solo così la casta acquisterebbe oggi un po' di punti di fronte all'opinione pubblica.

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