sabato 10 dicembre 2016

La felicità non si misura con i numeri

Editoriale Radio Onda Libera del 24 novembre 2016

Dopo cinque anni gli italiani sono un po' più felici o forse un po' meno preoccupati. Lo dice l'Istat, che ogni anno tra i tanti rapporti ne fa uno sul giudizio sulle condizioni di vita. Questo ovviamente ci fa piacere, e vediamo di cosa si tratta nel dettaglio. Le stime parlano di una soddisfazione per la famiglia e gli amici ma rispetto al 2015 migliorano, anche se lievemente, e questa è la novità, i dati sulla percezione della situazione economica e sull'occupazione mentre resta stabile la soddisfazione per la salute e il tempo libero.
Anche gli umbri si sentono più soddisfatti della loro vita e si danno un bel 7. Migliorano le condizioni economiche e la criminalità preoccupa meno rispetto agli anni precedenti. Altri temi, come per esempio l'inquinamento e il traffico, sono sentiti meno rispetto al resto d'Italia. Diciamo subito che gli umbri e in perfetta linea con i dati nazionali, così tanto per sgomberare il campo da equivoci e soprattutto raffronti.
Detto questo e senza addentrarci nei meandri delle cifre e delle percentuali perché altrimenti ci perderemmo, va fatta qualche considerazione partendo da una premessa e cioè che le statistiche, come i sondaggi, a volte ci azzeccano e a volte no. Ultimamente i sondaggi fanno veramente cilecca come si suol dire ed è inutile ricordare le vittorie di Trump e della Brexit. Quindi è bene fidarsi ma non fino in fondo. I numeri dell'Istat ci sono utili per capire la tendenza ma non sono il Vangelo per chi crede. E poi siamo proprio sicuri che gli italiani sono soddisfatti della loro vita se crescono i numeri, quelli sì veri e certi, di chi prende la valigia e se ne va dall'Italia? E parliamo di giovani in cerca di un futuro, non diciamo né migliore né peggiore, e di anziani che vanno a godersi all'estero la pensione senza essere tartassati dal fisco.
Quindi a nostro avviso più che indicazioni su un andamento, quei voti dell'Istat rappresentano la speranza che le cose cambino in meglio.

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