martedì 6 dicembre 2016

Bambini e ragazzi in fuga

Editoriale Radio Onda Libera del 9 settembre 2016

Cinquanta milioni: è questo il numero dei piccoli profughi nel mondo. Un numero impressionante, che parla da solo e racconta di bambini e ragazzi raggiunti dalla violenza delle guerre e dalla povertà che fuggono, a volte insieme alle loro famiglie e in molti casi da soli, in cerca di un futuro. Secondo un rapporto dell’Unicef sono 28, oltre la metà, i milioni di minori costretti a lasciare i luoghi in cui sono nati per scappare dai conflitti armati. L’istituto delle Nazioni unite che si occupa di infanzia calcola che le guerre in giro per il mondo hanno prodotto 10 milioni di minori rifugiati all’estero o all’interno del loro Paese. Eppure questa è solo una parte del problema: il totale cresce a 50 milioni se si contano anche i piccoli migranti in fuga dalla povertà o dalla violenza di bande criminali. 
Il rapporto è stato pubblicato in vista di un incontro dell’Onu sulle migrazioni il 19 settembre. Il problema dei bambini travolti dalla guerra tende a essere sottovalutato,e l’Unicef si sente costretta a esortare i diversi Paesi a "considerare prioritaria l’accoglienza dei minori, in quanto particolarmente vulnerabili alla violenza e allo sfruttamento". 
Per quanto l’Africa sia una fucina costante di guerre, caos e migrazioni, a generare il maggior numero di piccoli profughi sono due Paesi del Medio Oriente allargato, cioè la Siria e l’Afghanistan: viene da lì il 45% dei minorenni rifugiati.
E anziché risolversi, il problema si sta incancrenendo: l’Unicef segnala che fra i rifugiati il numero dei piccoli non accompagnati è triplicato fra il 2014 e il 2015. Le cifre del fenomeno più attuali sono lampanti. In Italia che ormai è diventato quasi esclusivo punto d’arrivo dei flussi migratori diretti verso l’Europa, dopo la  chiusura della rotta balcanica e l’accordo tra Unione Europea e Turchia, al  31 luglio 2016 erano sbarcati 13.705 minori soli, con un incremento di più del doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (basti pensare che, in tutto il corso del 2015, ne erano arrivati 12.360). un altro dato deve far riflettere. Dai centri di accoglienza scompaiono 28 minori al giorno.
Intanto tra dieci giorni i governi di tutto il mondo si incontreranno alle Nazioni Unite a New York per definire il loro impegno per le persone costrette a fuggire: questo è il momento di chiedere loro di fare qualcosa di concreto per cambiare il destino di queste persone".

Nessun commento:

Posta un commento