lunedì 4 gennaio 2016

Dalla legge di stabilità "aiuti" per tutti

Editoriale Radio Onda Libera del 21 dicembre 2015

Nella notte tra sabato e domenica, dopo una maratona notturna, la Camera dei deputati ha approvato la legge di stabilità. I voti a favore sono stati 297, quelli contrari 93, quattro gli astenuti. Non c'è stato bisogno di mettere la fiducia. Oggi il testo approda al Senato per il via libera definitivo.

La manovra esce da Montecitorio con un valore aumentato a oltre 30 miliardi di euro - anche per una serie di "mance" a pioggia - e piena di novità. Dalle parti di Palazzo Chigi sono tutti contenti e soddisfatti, addirittura il premier Renzi ha fatto una previsione: il prossimo anno il Pil arriverà all'1,5 per cento. Staremo a vedere. Per il ministro dell'Economia si tratta di un ulteriore passo avanti della politica economica del governo il cui fine ultimo è la creazione di posti del lavoro. Bah... speriamo che queste parole siano di buon auspicio perché nella vita reale di ottimismo ne gira veramente poco.
Comunque torniamo alla manovra che sicuramente i nostri senatori vorranno approvare prima di Natale per non rovinarsi le feste. Tra i provvedimenti più rilevanti quelli su sicurezza, cultura, welfare, senza dimenticare casa e Sud. Una boccata d’ossigeno per i 19 milioni di famiglie proprietarie di un appartamento arriva dall’abrogazione di Imu e Tasi (abolizione imposta sulla prima casa e sui terreni agricoli). Ma tra le pieghe del disegno di legge si scoprono tanti regali elargiti a destra e a sinistra, addirittura finanziamenti a casino, a festival e bande musicali, perfino sconti fiscali per comprare giocatori di calcio. Come se la legge di stabilità, la vecchia finanziaria, fosse una mucca da mungere per accontentare tizio e caio.
Eppure la legge di stabilità dovrebbe essere un provvedimento totalmente tabellare, fatto di numeri, soprattutto relativi ai conti dello Stato, alla differenza tra entrate e uscite. E non un pozzo senza fondo a cui le lobby dei parlamentari attingono per accontentare questa o quella richiesta. L'escamotage tecnico si chiama fondi strutturali, ma strutturali di che, se alla fine non sono altro che regalie ai parlamentari per pasturare i loro serbatoi di voti?
Ecco quindi spuntare, secondo le pulci che hanno fatto i cinque stelle: 9 milioni per il casino di Campione che in dieci anni ha registrato perdite per oltre cento e con lo Stato che ripiana un deficit, questo sì veramente strutturale. E meno male che lo Stato vuole combattere la piaga del gioco. L'elenco delle prebende economiche è lungo e forse ci saranno sicuramente associazioni meritevoli di aiuto, ma cosa c'entrino con la legge di stabilità del Paese è un mistero. E poi se si continua con l'assistenzialismo a pioggia il debito pubblico è destinato ad aumentare ancora di più, lo capiscono anche i bambini, e questo non ci pare una buona politica economica. E' sempre e soltanto il nostro giudizio.


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