martedì 26 gennaio 2016

La nuova verità di Rudy Guede

Editoriale Radio Onda Libera del 22 gennaio 2016

L'omicidio Meredith è tornato in primo piano grazie all'intervista di Rudy Guede trasmessa ieri sera su Rai Tre a "Storie maledette". Cosa ha detto di sconvolgente il giovane che sta scontando 16 anni di carcere, unico colpevole per la giustizia, del delitto di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa con coltellate alla gola circa oltre otto anni fa in un casolare vicino all'università per stranieri? Per chi non avesse seguito la trasmissione, Rudy ha sostenuto per la prima volta che in quella casa, quella notte, c'era di sicuro Amanda Knox con un giovane, e dopo aver sentito le urla li ha visti scappare.
Questo il passaggio centrale dell'intervista. Addirittura ha detto che è sicuro al 101 per cento che si trattava di Amanda, mentre per il ragazzo che era con lei non è in grado di ricordare se non un particolare, e cioè che avesse un accento del Sud. Ma poi ha riferito che basta leggere la sentenza di Cassazione che lo riguarda per rendersi conto che loro in quella casa c'erano. Un altro passaggio riguarda la revisione del processo, una possibilità a cui Rudy Guede dice di credere fermamente.
Ora qualche considerazione dopo questo ennesimo tassello dell'omicidio Meredith. Dopo più di otto anni, Rudy Guede, che ha scelto un altro iter giudiziario, che si è ritrovato e sta scontando una condanna definitiva come unico colpevole e a cui è stato chiesto di dire la verità, ci pensa un po' - e lo diciamo con ironia - e racconta quello che ha raccontato davanti ai microfoni.
Scusate le perplessità ma c'è qualcosa che non quadra, c'è qualcosa che ci convince poco. Se non sono l'assassino di qualcuno e so quello che è successo perché sono presente dico subito le cose come stanno, anche a costo di non essere creduto, perché magari funzionava meglio la ricostruzione del delitto originato da un gioco erotico di gruppo finito nel sangue. Le carenze in quest'inchiesta purtroppo l'hanno segnata tutta, e probabilmente una qualche responsabilità sta a monte, sta subito dopo la scoperta del cadavere; carenze che purtroppo non chiuderanno mai definitivamente il caso e soprattutto non daranno giustizia a una povera ragazza arrivata a Perugia per studiare e che invece vi ha trovato la morte. E così la verità su questo delitto non si saprà mai.

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