martedì 26 gennaio 2016

Il sindacato e i fannulloni

Editoriale Radio Onda Libera del 19 gennaio 2016

Oggi parliamo di fannulloni e della volontà del governo di fare norme che prevedono di licenziare in due giorni i dipendenti assenteisti. Come era prevedibile e come abbiamo annunciato, il sindacato è partito all'attacco contro il governo Renzi. Lo ha fatto in primis la Cgil per bocca del suo massimo leader, la Camusso, che in vista dell'approvazione domani delle nuove norme ha sparato a zero sostenendo il solito motivo, e cioè che "le regole per licenziare i cosiddetti fannulloni ci sono già, il governo dovrebbe dire perché non funzionano. Altrimenti questo modo di fare si chiama propaganda, una campagna che fa sembrare che i 3 milioni di lavoratori del pubblico impiego siano tutti nulla facenti, dei truffatori dello Stato: così si fa del male". Chiuse le virgolette.
Ancora più pesante Landini, leader della Fiom, che esplode: "Sono tutte balle. Licenziare gli assenteisti è già previsto dai contratti. Il sindacato non ha mai difeso chi ruba e chi non lavora". La linea di ufficio del sindacato è questa e onestamente non è una novità. Lo diciamo con chiarezza e senza ironia.
Ora, con tutto il rispetto del sindacato e del ruolo svolto negli anni, come si fa a non cogliere l'aspetto positivo di chi vuole rafforzare le misure volte a scovare e punire i fannulloni? Limitarsi a dire che le norme già ci sono sa tanto di presa in giro perché la signora Camusso lo sa benissimo quanto sia complicato, lungo e a perfino impossibile, mandare a casa chi truffa lo Stato, perché di questo si tratta, a causa di un sistema farraginoso di ricerca di prova provata, memorie difensive e via discorrendo. Ma davanti a un video che certifica che chi timbra se ne va a spasso e non al lavoro come si fa a dire che il dipendente fannullone non deve essere mandato a casa subito?
Sì, le norme ci sono già, ma attuarle vuol dire avviare un procedimento anche costoso oltre che infinito, con tutti i danni possibili e immaginabili per l'erario, e poi il sindacato sa benissimo, perché è partecipe del procedimento, come sia un'illusione oggi come oggi mandare a casa chi ruba lo stipendio.
Ci piacerebbe pensare e vedere un sindacato che si schiera dalla parte dei lavoratori onesti, che si indigna per i fannulloni che truffano lo Stato e rubano il lavoro a chi non ce l'ha, che difende i diritti di tutti quelli che lavorano, che si schiera con chiunque voglia cambiare questo stato di cose, che si chiami Renzi o pincopallino, e non cimentarsi sempre e comunque in battaglie vecchie, di retroguardia, e di difesa di privilegi.


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