martedì 26 gennaio 2016

La Cina porta male, è meglio Forbes

Il punto del direttore del 24 gennaio 2016

Almeno due fatti che riguardano il Pd meritano di essere commentati perché, e questa non è una novità, anche se la politica ufficiale pare registrare calma piatta in realtà più di qualcosa si muove, si agita. Il primo fatto. L’attacco del centrodestra, unito come non mai, contro il consigliere politico della presidente della Regione coinvolto in un presunto conflitto di interessi per un viaggio in Cina.
La vicenda è abbastanza antipatica e forse anche inelegante ma è opportuno un passo indietro per chi si è perso la puntata precedente. Va detto, tra parentesi, che la Cina non porta bene al Pd visto che anche il segretario regionale del partito Giacomo Leonelli è inciampato in una missione che aveva per meta lo stesso paese, missione a cui poi ha rinunciato dopo la tiratina di orecchi del presidente del consiglio regionale e soprattutto per evitare speculazioni.
Comunque oggi la stessa Cina rischia di andare di traverso a Valentino Valentini, ex sindaco di Montefalco, produttore di vini e appunto consigliere della governatrice. Il perché è spiegato chiaramente in una interrogazione presentata dall’opposizione che chiede alla giunta di sapere “se Valentini durante la missione istituzionale pagata con i soldi pubblici ha partecipato alla fiera mercato per commercializzare i prodotti della sua azienda”. Dal diretto interessato solo silenzio. Per lui hanno parlato due note una di Palazzo Donini che ha fatto una difesa d’ufficio del consigliere, e una dell’avvocato con cui, contestando la ricostruzione del viaggio fatta dal centrodestra, ha annunciato azioni per tutelare l’immagine. Ora, al di là delle schermaglie politiche e delle strumentalizzazioni di parte, sicuramente il consigliere ha peccato quanto meno di leggerezza o inopportunità considerato che nel suo ruolo doveva essere a conoscenza delle aziende umbre partecipanti, tra cui la sua, ergo avrebbe potuto astenersi dalla missione in Cina. Perché quando si ricoprono dei ruoli pubblici bisogna essere ineccepibili per non prestare il fianco a critiche o interpellanze e richieste di chiarimenti dagli avversari politici che questa volta, tocca riconoscerlo, hanno solo fatto il loro dovere.
Il secondo fatto. L’onorevole Anna Ascani, tifernate, è stata inserita da Forbes nella classifica dei trenta giovani politici, under 30, che più contano in Europa. Un riconoscimento prestigioso per la parlamentare piddina, lettiana di ferro quando c’era Letta, oggi renziana e di punta anche. Un riconoscimento che ha e avrà sempre più un peso politico perché, se è come pare, la Ascani fa parte del cerchio magico del premier e allora vuol dire che una qualche influenza nella regione è destinata ad averla.

Insomma la giovane ventottenne ha saputo muoversi nei palazzi della politica romana al punto tale da essere considerata un personaggio influente oltre i confini nazionali. Per correttezza va anche detto che la Ascani la politica la mastica da piccola, a 18 anni si candidò come consigliere comunale, quindi non è affatto una marziana. E sempre per onestà intellettuale va riferito che negli ultimi giorni non è stata immobile ma ha lanciato Progetto scenario, un modello, un laboratorio di idee e iniziative sul territorio, forse una Leopolda umbra. La parlamentare ha respinto ai mittenti le insinuazioni di chi ha sospettato che volesse costituire una corrente, no la Ascani ha sostenuto che bisogna cambiare verso anche in queste logiche. Insomma l’onorevole rivendica e attua un maggiore protagonismo e sicuramente un maggiore impegno in Umbria. Questo, inquadrato in un ragionamento terra terra, vuol dire che la Ascani fa politica, allaccia rapporti, punta sul dialogo e sul confronto nel mondo imprenditoriale e della scuola, studia e prepara una visione di questa regione mettendo in connessione varie realtà e vari livelli. E in un partito lacerato dalle divisioni e da uno scarso radicamento nei territori, la “novità” della Ascani va salutata con favore e, a nostro avviso, seguita con attenzione, soprattutto da parte dei dirigenti del partito.
anna.mossuto@gruppocorriere.it
www.annamossuto.it

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