giovedì 4 maggio 2017

Sindaco e assessore ai domiciliari

Editoriale Radio Onda Libera del 3 maggio 2017

Oggi parliamo di appalti a Terni perché il sindaco l'assessore ai Lavori pubblici sono agli arresti domiciliari. Per domani è previsto l'interrogatorio di Di Girolamo e Bucari, accusati di "associazione per delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti e alla turbata libertà del procedimento di scelta del contraente". Accuse pesantissime, secondo la procura a palazzo Spada era stato organizzato un sistema illegale per favorire alcune cooperative. Nel mirino le manutenzioni del verde pubblico, la gestione dei servizi cimiteriali e quelli turistici della Cascata delle Marmore. In base all’ordinanza di 44 pagine firmata dal gip Federico Bona Galvagno risultano indagati anche il vicesindaco Francesca Malafoglia (facente funzioni di sindaco) e gli assessori Giacchetti e Piacenti D’Ubaldi. I provvedimenti restrittivi, emessi per timore di reiterazione dei reati, sono scattati a sei mesi dal blitz del 17 novembre di poliziotti e finanzieri in Comune, da qui l'inchiesta denominata "Operazione Spada".
Fin qui in breve la notizia di cronaca. I commenti dopo i primi momenti di sbalordimento per la gravità delle decisioni sono stati di vicinanza umana alle persone coinvolte e di rispetto delle decisioni della magistratura da parte del Pd e di stigmatizzazione di un sistema da parte delle opposizioni. Addirittura oggi si fionda a Terni il leader della Lega Matteo Salvini.
Ora detto questo, normali anche le reazioni, va anche detto che il garantismo non deve essere mai di parte, o c'è e vale per tutti perché lo impone la legge, nessuno è colpevole fino a prova contraria fino a sentenza definitiva. Certo per Terni e per l'Umbria dal punto di vista politico è una batosta tremenda, per i ternani si tratta di rivivere un incubo perché l'arresto di un sindaco è stato già vissuto, esattamente nel 1993, quasi un quarto di secolo fa. E poi quasi l'intera giunta indagata, nelle prossime ore sicuramente succederà qualche altra cosa. Aspetteremo, l'importante è il rispetto delle persone, ma se la magistratura accerterà il compimento dei reati è giusto e sacrosanto che chi li ha commessi paghi e paghi più del normale perché si tratta di personaggi pubblici che avrebbero dovuto pensare al bene comune e non agli interessi particolari.

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