mercoledì 24 maggio 2017

Sangue innocente a Manchester

Editoriale Radio Onda Libera del 24 maggio 2017
 
E' tornato il terrorismo, di nuovo un altro attacco. Questa volta nel mirino è finita la Gran Bretagna, precisamente Manchester. L'attentato durante un concerto, alla fine dello show di Ariana Grande. Il bilancio provvisorio è di 19 morti e 59 feriti. Doveva essere una serata di festa all'Arena di Manchester per tante famiglie con bambini. Tanti giovani e giovanissimi, circa 20mila le persone stipati nel secondo palazzetto più grande di Europa per assistere al concerto della pop star. Invece sì è trasformata in una notte di terrore.Erano passate le dieci e mezza quando un'esplosione ha creato caos e morti. La gente ha cominciato a correre, cercando una via di salvezza. Da subito si è pensato a un attacco terroristico, lo ha detto là premier May, lo ha detto la Cnn parlando di kamikaze suicida. Ma una seconda ipotesi investigativa parla di bomba farcita di chiodi. E' il peggiore attentato nel Regno Unito dal 7 luglio del 2005, quando una serie coordinata di attacchi suicidi, portati a compimento da 4 terroristi islamici britannici, uccise 52 persone lasciando a terra 700 feriti.
Ora al di là di tutto, siamo qui a ridire le stesse cose, che con il terrorismo dobbiamo convivere, che gli attacchi ce li possiamo immaginare nei luoghi comuni frequentati da gente comune, come appunto i concerti, ma in passato anche metropolitane, aeroporti, bar, piazze. Il terrorismo purtroppo fa parte della nostra vita quotidiana, può colpire nei posti più affollati perché l'obiettivo è fare vittime. Sono concetti banali e ripetuti, ma sono veri perché la scia di terrore iniziata nel 2001 con le Torri gemelle non accenna a diminuire, perché periodicamente un Paese dell'Europa viene preso di mira, perché gli assassini islamici non hanno pietà. E perché, diciamolo, non esiste una politica per fermarli, perché sono imprevedibili e conducono una guerra contro un pezzo di mondo.

Nessun commento:

Posta un commento