Editoriale Radio Onda Libera del 9 maggio 2017
E' di nuovo emergenza. L'Italia si prepara ad accogliere la cifra record di 200mila migranti. il ministero dell'Interno ha già pronto un piano, i Comuni e le Regioni dovranno ospitare di più. Ma questa volta senza numeri decisi dai prefetti, ma con tavoli di coordinamento con le autorità locali. Questo mentre nelle acque del Mediterraneo si continua a contare vittime, uomini, donne e bambini, che cercano di fuggire da guerra e miseria e invece trovano la morte inseguendo la speranza di un futuro migliore.Il "piano dei 200mila" è doveroso visti gli aumenti. Basta pensare che ieri sono saliti a 43.245 gli arrivi via mare nel 2017, il 38,54% in più rispetto allo stesso periodo del 2016 (anno che con oltre 181mila sbarchi aveva già infranto ogni record nella storia del nostro Paese). Per questo ci si prepara a una maxi accoglienza sul territorio.
In questo momento, tra strutture temporanee e centri governativi il nostro Paese ospita 179mila migranti. Ma le stime per fine anno spingono il Viminale a trovare posto per almeno 200mila persone.
I parametri sono già concordati con l'Anci. A livello regionale fa fede l'accordo del 10 luglio 2014: ogni regione dovrà accogliere una percentuale di migranti pari alla propria quota di accesso al Fondo nazionale per le politiche sociali, con piccole eccezioni per i centri colpiti dai terremoti (per esempio alla Lombardia spetta il 14,15% del totale e al Lazio l'8,6%). Poi all'interno di ogni singola regione scatta l'accordo Viminale-Anci del dicembre scorso: i Comuni fino a duemila abitanti dovranno ospitare 6 migranti, i Comuni con più di 2mila abitanti ne accoglieranno 3,5 ogni mille abitanti, le città metropolitane (già gravate in quanto hub di transito di molti rifugiati) si limiteranno a 2 posti ogni mille residenti.
Ecco come funziona la politica dell'accoglienza in Italia. Da oggi nessuna imposizione e pare che già oltre un centinaio i comuni hanno fatto richiesta per accogliere i migranti.
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