venerdì 27 marzo 2015

Papa Bergoglio sa parlare con i fatti

Editoriale Onda Libera del 27 marzo 2015

Papa Francesco ha invitato 150 clochard romani a visitare i musei vaticani e li ha salutati nella Cappella sistina. Una notizia che di fronte alla sciagura aerea di due giorni fa pare per opera della follia umana passa in secondo piano, ma noi la vogliamo commentare lo stesso. Bergoglio ha dato il benvenuto al gruppo di poveri con queste parole: "Questa è la casa di tutti, è casa vostra. Le porte sono sempre aperte per voi". Poi ha stretto le mani a tutti, fermandosi a parlare con loro e raccomandando loro di pregare per lui.
Fin qui la notizia. Ora le considerazioni che possono essere le più diverse. Allora, questo Papa non si rinchiude nei Palazzi, anzi spalanca le porte della Chiesa alla gente comune, ama circondarsi di poveri. E questa volta ha voluto aprire le porte dei musei a chi non può permetterselo dimostrando così che la cultura è un bene di tutti e deve essere accessibile a tutti; la grandezza di Michelangelo non può essere vietata a chi non possibilità e mezzi. Un gesto grande, rivoluzionario questo di papa Francesco.
Immaginiamo lo stupore e l'ammirazione dei clochard romani mentre osservano le opere d'arte. Ecco, possiamo solo immaginarli perché il padrone di casa, il Papa, non ha voluto che si facesse alcun servizio fotografico o video ufficiale. Una decisione, questa, altrettanto grande perché significa non speculare su un incontro vero e soprattutto non spettacolarizzarlo, non per il Pontefice ma per i suoi ospiti.
Questo Papa piace e piace molto perché quando parla le sue parole arrivano dritte al cuore della gente, perché parla con un linguaggio semplice e incisivo, perché si schiera sempre dalla parte dei deboli e degli ultimi, perché oltre a parlare dà l'esempio. E' un modello da seguire, è il vero leader che sta operando per il cambiamento.


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