domenica 1 marzo 2015

Anche la sanità è da "curare"

Editoriale Radio Onda Libera del 27 febbraio 2015

La sanità in Italia viaggia su due binari. O forse anche tre. Dipende dai soldi a disposizione. C’è chi per curare ogni assistito ha cento e chi mille. e la differenza non varia soltanto da Regione a Regione, ma addirittura da Asl ad Asl. Ad esempio in Friuli il range varia da 2.700 euro a cittadino in un'Asl e 1.100 in un'altra. O in Campania, dove c'è chi riceve quasi duemila euro pro capite e chi 1.400.

E’ l’altra faccia degli sprechi in sanità evidenziata da una ricerca della Federazione di Asl e ospedali, condotta dal Crea - Centro per la ricerca economica applicata - dell’Università Tor Vergata di Roma, che mette in luce evidenziando le tantissime distorsioni del sistema di finanziamento delle nostre Aziende sanitarie pubbliche. Un sistema che non è perfetto, anzi si basa sul principio della spesa, cioè lo Stato ripartisce i soldi alle Regioni in base a quello che spendono (senza nessun controllo), non indagando sul livello e la qualità delle prestazioni sanitarie.
In oltre duecento pagine fitte di numeri e tabelle, l’indagine fornisce un quadro di inefficienze e iniquità nel modo di ripartire le risorse per la sanità dentro le Regioni. Perché a volte i finanziamenti alle Asl non rispondono né alle esigenze della popolazione, né ai costi dei servizi offerti, creando così una disparità nel diritto alla salute addirittura da una Asl all'altra.
Ma la sanità affidata alle Regioni è gestita in maniera diversa da un'area all'altra. Per esempio una siringa costa un tot in Emilia e un tot in Sicilia. Ma sempre siringa è: perché non centralizzare gli acquisti e garantire lo stesso prodotto dal nord al Sud della Penisola? 

Se si facesse così gli sprechi diminuirebbero in due minuti. E se il discorso fosse esteso agli esami e ai servizi, il settore si rianimerebbe mettendo a punto due colpi, risparmio del denaro pubblico con l'eliminazione degli sprechi ed estensione del diritto alla salute a tutti, senza alcuna discriminazione.

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