domenica 1 marzo 2015

L'evasione fiscale non è tutta uguale

Editoriale Radio Onda Libera del 26 febbraio 2015

L'evasione fiscale è un reato dalla doppia faccia, un indebito arricchimento di chi la commette e un danno per la collettività. Fin qui tutti d'accordo e nell'immaginario collettivo ci sono le grandi somme di capitali nascosti nei caveau delle banche estere intestate a personaggi famosi, l'ultimo Gino Paoli, ma prima la Nannini, Valentino Rossi e via dicendo. Ma a fare i conti con il fisco non sono solo nomi conosciuti, quelli vengono fuori perché noti e allora giustamente fanno notizia. A volte il fisco colpisce anche il cittadino comune e, se permettete, lo colpisce più ingiustamente.
Raccontiamo un episodio assurdo accaduto in provincia di Modena dopo che la guardia di finanza aveva segnalato all'Agenzia delle entrate la mancata emissione di quattro scontrini fiscali tra il 2007 e il 2012 da parte di un caffè ristorante. Tre giorni di chiusura forzata per un’evasione fiscale da 95 centesimi di euro. E' questa la colpa del titolare dell'esercizio pubblico. E siccome, secondo la normativa vigente, quattro irregolarità in cinque anni corrispondono a uno stop forzato, con sospensione della licenza e dell’autorizzazione a esercitare, per un periodo di tempo che va da un minimo di tre giorni a un massimo di sei mesi, il locale sarà chiuso, con tanto di sigilli alla porta, da ieri fino al 27. E il proprietario dovrà pagare una sanzione pari a 2.400 euro: circa 600 euro a scontrino.
I commenti a questa notizia potrebbero durare fino a domattina. Come quello che trattare questo povero Cristo che ha avuto la colpa di evadere il fisco per 95 centesimi come Al Capone, o come quelli che nascondono milioni all'estero, è veramente inconcepibile. Poi la pena corrisposta è sproporzionata, esagerata rispetto all'accaduto. E questo lo capirebbe anche un bambino. Solo i nostri legislatori possono partorire delle leggi del genere, che non prevedono la gradualità della sanzione. Ma le nostre norme prevedono anche peggio, per esempio che se il cliente butta lo scontrino all'uscita del locale la responsabilità è del titolare anche se lo ha regolarmente emesso.
E' giusto combattere l'evasione fiscale a tutti i livelli, ci mancherebbe altro, ma il buon senso nell'applicazione delle norme dovrebbe prevalere sempre e se non prevale bisogna far di tutto per farle cambiare. Altrimenti lo Stato di diritto diventa del ridicolo.

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