martedì 17 marzo 2015

La coerenza non è della politica

Editoriale Radio Onda Libera dell'11 marzo 2015

Hanno fatto un passo avanti le riforme, in particolare quella della Costituzione, perché ieri c'è stato il via libera della Camera al disegno di legge Boschi che prevede, tra l’altro, la sostituzione del Senato elettivo. Su 489 presenti, i voti favorevoli sono stati 357, i contrari 125 e sette gli astenuti. Il Movimento 5 Stelle non ha partecipato al voto, Forza Italia ha votato contro, così come hanno fatto Sel e Lega Nord.
Non è stato un bel risultato, diciamolo subito. Pare proprio che stia avvenendo quello che Renzi all'inizio diceva di non volere, e cioè l'approvazione delle riforme a colpi di maggioranza, altro che cambiarle insieme.
Ma vediamo cosa questo voto ha prodotto all'interno dei partiti. Forza Italia è arrivata divisa, con 18 parlamentari azzurri che hanno lamentato a Berlusconi un deficit di democrazia anche se poi turandosi il naso hanno votato contro. Il voto contrario dei berlusconiani è la novità del cambio di linea politica in seguito alla rottura del patto del Nazzareno. Fino alle votazioni precedenti Forza Italia aveva votato sì, anzi proprio in virtù dell'accordo le aveva scritte con Renzi le nuove regole. Allora o erano sbagliate prima o sono sbagliate adesso. O forse c'è una terza via. E cioè che delle riforme non frega un fico secco a nessuno, frega forse qualche altra cosa, tipo la spartizione del potere.
E veniamo al Pd, dove è arrivato l’altolà della sinistra, guidata da Gianni Cuperlo, che in un altro documento (firmato da 24 parlamentari) ha fatto sapere che nel caso in cui il governo rifiutasse di riaprire il confronto sulle ipotesi di miglioramento avanzate da più parti ciascuno si assumerà le proprie responsabilità. Tradotto vuol dire che se in futuro Renzi non accetterà le proposte della minoranza loro si schiereranno contro. Proposte che riguarderanno anche l'Italicum, la legge elettorale. Anche questo comportamento ci pare incoerente. Perché o le norme si condivido se quindi si approva o o lanciare questi messaggi e pur non essendo d'accordo si vota a favore, beh questo ci pare proprio una contraddizione grossa come una casa.
Sarebbe ora che questi signori dicano quello che vogliono fare e soprattutto facciano quello che dicono. Questi balletti, zig zag, contorsioni dialettiche, hanno stufato.
Gli unici che stanno dimostrando autonomia e coerenza sono i grillini che si sono schierati contro dal primo momento e continuano a mantenere la barra. Al di là della fondatezza o meno della posizione.

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