mercoledì 4 marzo 2015

#alla faccia della coerenza

Editoriale Radio Onda Libera del 3 marzo 2015

C'è chi, come il presidente della Repubblica, viaggia in treno e in tram e c'è chi, come il presidente del consiglio, preferisce volare, in elicottero o in aereo. Questione di stile. Allora, ricapitoliamo e diciamo subito che le critiche non sono mancate anche sul web alla scelta di Renzi di spostarsi da Firenze a Roma a bordo dell'elicottero di Stato. E' accaduto ieri mattina e il velivolo intorno alle 9 è stato costretto a un atterraggio di emergenza a Badia al Pino, nel comune di Civitella della Chiana in provincia di Arezzo per una questione legata al maltempo che in quel momento imperversava nella zona.
Appena la notizia si è diffusa, sono piovute critiche, anche feroci, sulla passione di Renzi per gli spostamenti aerei. Era già accaduto a Capodanno quando il premier non si era fatto problemi a usare l'aereo blu per andare a sciare a Courmayeur con la famiglia al seguito. Ieri ha usato l'elicottero di Stato per andare a lavorare.
Beh la cosa non è stata tanto gradita e la polemica si è scatenata. In parecchi hanno chiesto spiegazioni a Palazzo Chigi, da  Forza Italia a Sel fino al M5S. E a tutti è venuto spontaneo il paragone con il neo capo dello Stato Sergio Mattarella, che per spostarsi utilizza voli civili, treni e normalissimi tram. In serata è arrivata la versione di palazzo Chigi: il premier, si legge in una nota, “usa e continuerà ad usare i mezzi a sua disposizione, secondo quanto prevede la normativa”.
Questa vicenda testimonia una serie di cose, prima di tutto che anche Renzi ha imparato a parlare e a non praticare, nel senso che promette di tagliare i costi e poi non lo fa. Poi dimostra come i politici una volta conosciuti i privilegi difficilmente ne fanno a meno, anzi li esibiscono come un'espressione del potere, uno status symbol.
L'eccezione confermata da Mattarella che prende i mezzi pubblici per spostarsi diventa una notizia da prima pagina, eppure a pensarci bene non c'è nulla di strano. Ricoprono cariche pubbliche, questi personaggi, ma sono o meglio dovrebbero essere al servizio della comunità quindi non disdegnare di stare in mezzo alla gente comune e soprattutto non sprecare soldi pubblici. Eppure Renzi sembrava diverso perché prometteva di tagliare sprechi e privilegi, invece razzola male; pure lui perché si è adeguato subito all'andazzo con auto blu, elicotteri e aerei di Stato, scorte e via dicendo. Visto che il premier adora la tecnologia e in particolare Twitter, bisognerebbe lanciare un'hashtag #alla faccia della coerenza.


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