giovedì 26 marzo 2015

Meredith attende ancora giustizia

Editoriale Radio Onda Libera del 26 marzo 2015

L'omicidio Meredith è tornato davanti ai giudici. Ieri c'è stata l'udienza alla Corte di Cassazione ma la sentenza, l'ennesima, arriverà forse solo domani. Ancora due giorni per conoscere la verità processuale su Amanda Knox e Raffaele Sollecito, i due ragazzi imputati di aver ucciso la studentessa inglese Meredith Kercher quasi otto anni fa in un casolare vicino all'università di Perugia, nel cuore della città.
La giornata di ieri non è bastata per far esporre a tutte le parti in causa la loro posizione. L'accusa ha chiesto la conferma della condanna con il ricalcolo della pena dovuto alla prescrizione per il porto abusivo di un'arma. Precisamente la procura generale ha chiesto 28 anni e 3 mesi per Amanda e 24 anni e 9 mesi per Raffaele. Tre mesi in meno a testa rispetto alla condanna fiorentina, che per il procuratore è impeccabile e ricostruisce perfettamente quello che successe la notte tra il primo e il due novembre del 2007, inoltre fissa tutti gli elementi e i personaggi nella giusta posizione e nel giusto ruolo, e le motivazioni che l'accompagnano sono corrette e inappuntabili.
In aula davanti ai giudici solo Sollecito, Amanda è in America. A nome dei due ragazzi i loro avvocati che hanno spiegato ancora una volta le ragioni per cui devono essere assolti, a cominciare dalle indagini approssimative, per finire con la sentenza piena di errori che li vuole colpevoli del delitto.
Soltanto domani forse sapremo l'ennesimo verdetto su questa storia che ha segnato la vita e l'immagine di Perugia. Ricordiamo che questo è il quinto processo che si celebra per i due imputati: in primo grado furono condannati a 26 e 25 anni, in secondo grado assoluti con formula piena, in terzo grado la Cassazione annullò l'assoluzione e rinviò davanti ai giudici di Firenze che condannarono i due a 28 e 25 anni.

Il caso di Meredith ha attirato l'attenzione di tutto il mondo per l'efferatezza del fatto ma anche per la presenza della Knox, che è riuscita a tornare in America, a Seattle, e difficilmente tornerà a scontare la pena in caso di condanna. In questa storia c'è anche un terzo imputato, Rudy Guede, che è stato ritenuto colpevole e sta scontando sedici anni di carcere.
Tra qualche ora conosceremo dunque l'ennesima verità processuale su questo caso. Speriamo che sia l'ultimo processo, come si augurano i familiari della vittima, stanchi e provati da tutte queste udienze e soprattutto di non sapere cosa è successo in quella casa e perché la loro Mez sia stata uccisa. Di solito i riflettori si concentrano sugli imputati specie se sono carini e fotogenici come i due ex fidanzatini, invece noi vogliamo rivolgere il pensiero a Meredith che aveva scelto di studiare a Perugia e qui ha trovato la morte, qui ha incontrato i suoi assassini.

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