venerdì 20 giugno 2014

Riforme in dirittura d'arrivo

Editoriale Radio Onda Libera del 19 giugno 2014

Sulle riforme l'accordo pare a un passo dalla chiusura. E se non ci saranno rinvii il disegno di legge approderà in aula il 3 luglio. Proprio per questo il premier Renzi sostiene che "aprire la questione del presidenzialismo come vuole fare Berlusconi è inopportuno e intempestivo". I tempi sono serrati, intanto dalle parti di Forza Italia confermano l’impegno all’approvazione tanto delle riforme costituzionali che di quella elettorale.

Quindi il patto del Nazzareno resta in piedi, nonostante l'apertura di credito del Movimento 5 Stelle al governo per discutere la legge elettorale. E se il dialogo tra Grillo e Renzi dovesse trovare un'intesa ovviamente il perdente sarebbe proprio l'ex Cavaliere che resterebbe fuori dalla scena politica. Infatti per questo timore si spiega l'uscita di Silvio Berlusconi che ha lanciato il presidenzialismo e l’elezione diretta del Capo dello Stato. La lettura: si è trattato di un modo per alzare l’asticella in modo da tirarsi fuori dal percorso delle riforme.
Ufficialmente alla domanda se questo fosse l’intento della proposta, Berlusconi è stato chiaro: "Assolutamente no, abbiamo preso un impegno sul titolo V, sul Senato e la legge elettorale e li manterremo".  In programma anche un incontro a breve con Renzi.
La speranza è che il cammino delle riforme non si interrompa, anzi si dovrebbe concludere al più presto possibile perché mai come in questo periodo c'è bisogno di cambiare il Paese, senza riforme non si va lontano.


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