domenica 8 giugno 2014

La partita da vincere è quella del voto

Il punto del direttore dell'8 giugno 2014

Secondo turno di elezioni, ballottaggio. Oggi in nove comuni si torna a votare per scegliere il sindaco. Nove sfide per decidere il governo di città importanti, come i due capoluoghi, Perugia e Terni, ma anche Foligno, Spoleto, Gubbio, Bastia, Orvieto, Marsciano e Gualdo. Interessati a riprendere per la seconda volta dopo 15 giorni la scheda elettorale sono quasi 400mila umbri.
E mutuando il gergo calcistico si parte da una situazione di vantaggio per il centrosinistra, esattamente 6 a 3. Stanotte sapremo se questi numeri cambieranno e di conseguenza di che colore saranno le prossime amministrazioni. In questi tempi supplementari i diciotto duellanti si sono scontrati e confrontati dando vita a  un surplus di campagna elettorale incandescente, travalicando in alcune zone addirittura le regole elementari di fair play. Certo, la posta in palio è grossa, accaparrarsi le preferenze di chi non li ha votati al primo turno per centrare l’elezione. La tentazione di molti è quella di disertare le urne, approfittare di questo caldo africano e andare al mare o in cerca di un riparo ombroso in montagna. Niente di più sbagliato. E’ comprensibile la disaffezione verso la politica, verso questa politica, che solo a guardare i telegiornali ci fa sprofondare vent’anni indietro. Ma non è legittimato a nostro avviso l’astensionismo, scegliere di non scegliere. Andare a votare è un atto di responsabilità, oltre che un diritto-dovere garantito dalla Costituzione. Quindi votiamo chi ci pare, chi ci aggrada di più e riscuote la nostra fiducia, ma votiamo.
anna.mossuto@gruppocorriere.it
www.annamossuto.it

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