Editoriale Radio Onda Libera del 26 giugno 2014
Ballottaggio, preferenze e governabilità per quanto riguarda la legge elettorale. Ma anche dialogo sulle riforme costituzionali. Questo il succo dell'incontro in streaming tra il governo, e anche il Pd, e il Movimento 5Stelle, sul nuovo corso dei rapporti. E alla fine sono tutti soddisfatti della strada intrapresa.
Il presidente del consiglio Matteo Renzi si è presentato a sorpresa all’incontro con la delegazione del Movimento 5 Stelle per parlare della legge elettorale e ha chiesto la disponibilità dei grillini su alcuni punti. La disponibilità è stata assicurata e l'incontro è stato aggiornato a qualche giorno. I toni sono stati gentili e costruttivi, lontano anni luce dai precedenti incontri con Bersani, Letta e lo stesso Renzi per le consultazioni. In un'ora è cambiato il modo di fare, il modo di rapportarsi, il modo di fare politica.
Il Pd ha accettato il cambio di strategia del movimento di Grillo, dettato anche dal risultato elettorale di un mese fa che ha premiato Renzi e non i 5 Stelle. In concreto, e a nostro avviso in maniera intelligente, i grillini anziché aggrapparsi alle barricate rendendosi conto che rischiavano di finire in un angolo si sono fatti avanti, hanno chiesto un incontro al premier per parlare di riforme, di cose concrete.
Bene ha fatto Renzi a non chiudere nessuna parte ma addirittura a sedersi al tavolo con il Movimento e parlare di riforme, di cose serie per far uscire il Paese dal pantano, dalla crisi in cui si trova.
Insomma, al di là dei risultati ci fa piacere constatare che la politica ha fatto dei passi avanti, che un senso di responsabilità muove gli inquilini dei Palazzi a incontrarsi, a confrontarsi su un pacchetto di riforme che se approvate cambieranno il volto del Paese.
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