martedì 12 marzo 2013

Un Conclave molto diverso

Editoriale Radio Onda Libera del 12 marzo 2013

Oggi comincia il Conclave per scegliere il nuovo Papa. Un momento storico, come ogni volta si elegge il successore d Pietro, ma ancora più significativo l'evento pensando che il Papa precedente non e' morto ma e' vivo e vegeto, anzi emerito. Comunque niente è meno scontato di un Conclave, la sorpresa è sempre dietro l'angolo e le (presunte) regole, i pronostici ingannano; del resto pure il detto che "chi entra Papa esce cardinale" non è vero: Paolo VI, per dire, era il favorito.
Non resta che fissare il comignolo della Sistina: da oggi, e finché il cardinale protodiacono non pronuncerà l' "habemus Papam!" dalla loggia di San Pietro, sarà il fattore tempo a indicare al mondo come stanno andando le cose nel segreto assoluto del Conclave. Primo e unico scrutinio questo pomeriggio, altri quattro domani, nel caso i due di giovedì mattina: se per allora non ci sarà ancora stata la fumata bianca, aumenteranno le possibilità degli outsider. 
Ma nei primi cinque-sette scrutini, se la vedranno anzitutto (almeno) quattro nomi favoriti della vigilia,  cominciare dal cardinale Angelo Scola, 70 anni, arcivescovo di Milano, il canadese Marc Ollet, lo statunitense Dollan, il cappuccino di Boston O'Malley e il brasiliano Scherer, arcivescovo di San Paolo.
I cardinali elettori sono 115, per eleggere il Papa occorrono i due terzi dei voti e cioè almeno 77.  Il Conclave sfugge alle categorie politiche ed è per questo tanto più imprevedibile. Si tratta pur sempre di un appuntamento elettorale con la differenza che non si elegge un premier ma il Papa. Con tutto il rispetto per la Chiesa e per i credenti, l'elezione del Pontefice con le dimissioni di Ratzinger e' diventato un fatto più terreno e meno spirituale. Questo il nostro modesto parere.

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