Il punto del direttore del 15 marzo
Papa Francesco è il Pontefice dei primati. Primo Papa gesuita, primo Papa sudamericano, argentino, primo Papa che si ritrova in corsa in due Conclavi, primo Papa che si assegna il nome del Poverello di Assisi. Con l'elezione di Jorge Mario Bergoglio la Chiesa è stata capace in un tempo brevissimo, appena cinque votazioni,di scegliersi il nuovo Pastore, riuscendo così a dare un segnale forte di rinnovamento e soprattuttoa sorprendere il mondo intero.
L'erede di Ratzinger come prima impressione entra nel cuore dei fedeli non perché è vestito di bianco ma perché appare timido e schivo, di indole semplice, di carattere umile. Ha chiesto al popolo di pregare per lui, non si è chiuso nelle stanze del Vaticano ma ha cenato con i fratelli cardinali, è andato a ritirare le valige nella dimora dove alloggiava e ha pagato il conto. Da queste piccole cose sembra un Papa che sta dalla parte della gente comune.
Questo piace, colpisce i sentimenti e scatena l'immaginario. Se poi nello scegliere il nome Francesco intenderà seguirne anche i valori, come povertà, fratellanza e dialogo, allora vorrà dire che lo Spirito di Assisi è entrato in Conclave posandosi su di lui. anna.mossuto@edib.it
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