lunedì 18 marzo 2013

Bersani costretto a rottamare

Editoriale Radio Onda Libera del 18 marzo 2013

L'effetto Grillo c'e' stato nella politica italiana, eccome se c'e' stato. Lo dimostra l'elezione dei presidenti di Camera e Senato. Eh si', perché Bersani per uscire dall'impasse e soprattutto per acquisire la paternità delle due nomine e' stato in un certo senso costretto a fare un'opera di rottamazione. Insomma il segretario del Pd ha saputo sfruttare il fattore Grillo per innovare gli apicali alle due Camere - indubbiamente la Boldrini e Grasso sono personalità di rilievo e sfuggono alla logica della vecchia politica - ed e' intenzionato a usare lo stesso metodo per formare la squadra di governo.
Il calendario della politica prevede le consultazioni mercoledì e giovedì del presidente della Repubblica con i partiti, a fine settimana l'assegnazione dell'incarico che presumibilmente verra' assegnato a Bersani. Ma il segretario del Pd dovrà tornare al Colle con delle certezze sui numeri, il capo dello Stato non si accontenterà di un piano vago. Vuole le cifre, altrimenti non gli darà la nomina per presentarsi davanti alle Camere. Se Bersani non dovesse approdare a un incarico, non è escluso che Napolitano assegni un mandato esplorativo al presidente Grasso per la formazione di un governo, fosse anche solo per portare il Paese alle urne sotto il nuovo capo dello Stato che sarà eletto ad aprile.
Ecco, questo e' il percorso. Nei partiti ovviamente ci sono discussioni, anche accese, per esempio dentro il Movimento 5Stelle ci si divide se e' stato giusto o meno dare qualche voto a Grasso, oppure dentro il partito di Monti che ha votato scheda bianca al Senato. Ma questo e' normale, l'inizio della legislatura lascia ben sperare. Ora e' indispensabile fare il governo, il Paese non può più aspettare, il Paese vuole essere governato, vuole azioni serie e concrete per uscire dalla crisi, vuole una buona politica fatta di perseguimento di interesse generale e non di interessi particolari.

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