martedì 5 marzo 2013

I conti vanno fatti con Grillo

Editoriale Radio Onda Libera del 5 marzo 2013

A una settimana dal voto e a pochi giorni dalle consultazioni, la politica italiana e' affaccendata a cercare alleanze, a ipotizzare governi con tecnici o no, governissimi e via dicendo. I partiti tradizionali, Pd e Pdl, non possono fare i conti senza l'oste, che in questo caso si chiama Beppe Grillo. E' lui infatti che rappresenta l'ago della bilancia, considerate sopratutto le pregiudiziali dei democratici verso i pidiellini.
Il fatto e' che il Pd non e' autosufficiente e quindi Bersani propone un patto con il movimento del comico genovese. Il quale pero' ha già risposto picche e ieri dopo il meeting con i 163 eletti al Parlamento ha dettato la linea con ancora più chiarezza. No a un governo dei partiti perché sono loro i responsabili della situazione in cui ci troviamo. Su voto contro o astensione decideranno i gruppi.  E sulla fiducia all'esecutivo si deciderà. Il governo lo proporrà il presidente della Repubblica, il movimento 5 Stelle ne prenderà atto e poi deciderà il da farsi.
Indubbiamente questo e' un modo diverso di fare politica, e ci dobbiamo abituare. I grillini  promettono di non fare gli stessi errori dei politici di professione. Non ci stanno a fare manovre, giochi, accordi sottobanco alle spalle e sulla testa dei cittadini. Tra le prime cose che dicono di voler fare c'e quella di rifiutare il rimborso elettorale perché nel loro programma c'e' scritto "no al finanziamento pubblico ai partiti".
Insomma, anche a proposito del futuro governo e del modo di esprimere la posizione, la linea del movimento, con l'arrivo dei grillini sono cambiate le regole, le dinamiche della politica, perfino il linguaggio. Se questo e' un bene lo valuteremo in seguito, ma quello che interessa di più sono i contenuti, le cose da fare. Perché da troppi anni siamo abituati alle chiacchiere dei politici.

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