venerdì 8 marzo 2013

Quella strage ha bisogno di risposte

Editoriale Radio Onda Libera dell'8 marzo 2013

Strage in Regione, si sta lavorando per fare chiarezza sulla dinamica, sulle cause del duplice omicidio. Si indaga sul porto d'armi dell'assassino suicida, sul come mai gli era stato rilasciato nonostante i problemi mentali. Lo conferma la procura in una nota. Sei mesi fa gli era stata concessa la licenza di porto d'armi per uso sportivo, la richiesta era stata corredata da due certificati medici. La domanda e' proprio questa: come e' possibile che un medico gli abbia dato il via libera per usare la pistola visto che Andrea Zampi soffriva di depressione ed era stato sottoposto anche a trattamento sanitario obbligatorio?
Dalle prime indiscrezioni pare che il suo medico di fiducia, che lo aveva in cura da un anno, abbia riferito agli inquirenti di non aver riscontrato alcun disturbo. Il secondo certificato di solito viene rilasciato da un medico militare che si rifà alla documentazione del medico di base.
Certo, con il senno del poi si può senz'altro dire che c'e' stata troppa leggerezza. Anche se questo spetta accertarlo all'autorità giudiziaria che doovrà accertare soprattutto se ci sono responsabilità in questa tragedia in cui sono state uccise a bruciapelo due donne che hanno avuto l'unica colpa di trovarsi mercoledì mattina al lavoro nell'ufficio della Regione.
Già nella giornata di oggi saranno effettuate le autopsie sui tre cadaveri, anche su quello del piccolo imprenditore che poi si e' suicidato. E nei prossimi giorni i funerali.
Dopo lo sconcerto per l'accaduto che ha colpito tutti, ora ci sono dei momenti da rispettare. Il primo quello del silenzio e del dolore, in segno di rispetto verso le due vittime innocenti. Il secondo quello della giustizia, avere delle risposte sul perché e sul come si e' verificata la strage al Broletto. Il resto, le parole, le polemiche, le strumentalizzazioni, non serve a nulla. Se non a perdere un'altra occasione per zittire.

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