giovedì 1 marzo 2012

Un monocolore a palazzo Cesaroni

Editoriale Radio Onda Libera del 1 marzo 2012

La politica regionale segna un altro passo dopo lo strappo di una settimana fa quando il Pdl insieme all'Udc, Lega e Fare italia, annunciò di dimettersi da tutti gli incarichi in consiglio, ufficio di presidenza e commissioni. Ieri c'è stato l'ultimo passaggio con il rinnovo delle tre commissioni permanenti, le cui presidenze e vice presidenze sono andate tutte al centrosinistra. Il centrodestra ha votato scheda bianca.
insomma a palazzo Cesaroni regna un monocolore, per la prima volta in 42 anni, nella massima istituzione cittadina, nel parlamento dell'Umbria, negli organismi di garanzia non c'è spazio per l'opposizione.
Una situazione eccezionale che è passata per lo strappo con il centrodestra e anche per lo strappo interno al centrosinistra, con l'Italia dei valori sempre più su posizioni distanti rispetto agli alleati. mentre il secondo con le nomine nelle commissioni si è in un certo senso sanato, il primo resta lì a produrre i suoi effetti. E chissà per quanto ancora...
La situazione eccezionale invece di andare verso la normalizzazione, cioè ritornare indietro e non arrivare all'occupazione di una parte politica dei posti, si è spinta avanti consolidando la straordinarietà.
Eh sì perché una cosa è la protesta, anche simbolica, e un'altra è pensare di far funzionare il consiglio senza garantire la presenza dell'opposizione, senza riconoscerne il ruolo, la funzione.
E' una situazione ingarbugliata, per uscirne qualcuno rischia di rimetterci la faccia, di rimediare una brutta figura. Noi diciamo chi  ha un po' di buon senso lo usi e faccia il primo passo, è una questione di rispetto delle istituzioni che non sono di una parte politica, ma sono di tutti. 

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