mercoledì 29 febbraio 2012

Recuperati quasi 4 milioni

Editoriale Radio Onda Libera del 29 febbraio 2012

Casi di assenteismo, appropriazione indebita ed errori nella sanità. Sono questi i fatti piu frequenti di cui si è occupata la corte dei conti dell'Umbria nel 2011 e che sono stati rappresentati ieri in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario.
Parlando poi della pubblica amministrazione è emerso che nella nostra regione è un settore abbastanza sano, il fenomeno della corruzione è comunque presente, non è dilagante ma è in aumento.
I numeri dell'attività durante l’anno 2011: in totale sono state 1.622 le istruttorie aperte nelle diverse aree di interesse per la tutela dell’erario. Come è noto la corte dei conti si occupa di perseguire il danno erariale, quello arrecato allo stato.
Un dato particolarmente significativo, secondo il procuratore, è quello delle somme recuperate dalle pubbliche amministrazioni in via stragiudiziale: quasi 4 milioni di euro contro il milione e mezzo del 2010.
A quella somma va aggiunto poi l’importo connesso alle sentenze di condanna emesse dalla sezione giurisdizionale della Corte, che ammonta ad altri 746.650 euro, con un aumento rispetto all’anno 2010 del 13,16%.
Il presidente della Corte dei conti dell’Umbria, Alberto Avoli ha affermato come per uscire dalla «gravissima crisi economica» non c’è che una strada: «quella che conduce a una nuova responsabilità individuale e collettiva, quella della legalità sostanziale e non formale.
In conclusione sono vivamente sconsigliate le  generalizzazioni. E precisamente quelle che  attribuiscono alla classe politica ogni sorta di malaffare. Analogamente non deve trovare spazio l’opinione che i pubblici dipendenti siano tutti degli inetti scaldasedie. Non è così. Certo, non mancano i dipendenti infedeli e corrotti e ancora ci sono gli assenteisti e altri, forse i peggiori, completamente ignavi e inattivi. Il sistema organizzativo deve essere capace di scovare queste ‘mele marce’. E' l'augurio di tutti.

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