sabato 10 marzo 2012

8 marzo, festa tutto l'anno

Editoriale Radio Onda Libera dell'8 marzo 2012

Otto marzo, una ricorrenza per festeggiare le donne. Una ricorrenza entrata nella tradizione collettiva. Una ricorrenza per dire basta alle violenze, per dire basta ai soprusi, per dire basta alla discriminazione tra i generi. Con tutto il contorno di mimose, auguri, cene al femminile, convegni e dibattiti sul ruolo delle donne al giorno d'oggi. Centinaia e centinaia gli appuntamenti organizzati da istituzioni e associazioni anche nella nostra regione.
Ecco, questo il clima che si vive nella giornata di oggi. Ma vogliamo fare qualche riflessione su questa festa, perché onestamente non comprendiamo appieno il significato di una ricorrenza del genere. L'8 marzo è un giorno come un altro, le donne non sono una specie diversa da osannare. E fanno sorridere quelle manifestazioni, poco spontanee, durante le quali si celebrano i pregi e le virtù del genere femminile. Ma ci rendiamo conto che festeggiare l'8 marzo è non solo anacronistico ma anche un tantino ipocrita? E perché mai non c'è una festa dedicata all'uomo? La risposta è perché non ne ha bisogno, perché la categoria fa festa per il resto dell'anno...
Insomma a nostro avviso è pura retorica riservare una giornata alle donne. Le donne, noi donne, siamo sullo stesso piano degli uomini, non siamo uguali, meno male, perché fisicamente siamo diversi, ma siamo entrambi persone. E come tali abbiamo gli stessi diritti, gli stessi doveri e anche le stesse opportunità. E dobbiamo pretenderle queste ultime, nessuno ce le deve regalare. Altrimenti rientriamo nella fascia protetta, quella delle quote rose, quella della riserva. Invece donne e uomini sono persone. Sempre, e se proprio ci deve essere una festa lo sia per tutto l'anno. E per tutti i generi, maschile e femminile. Le donne devono avere il coraggio e la forza di dire basta.

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