sabato 10 marzo 2012

"Pentitevi o vivrete nell'inferno"

Editoriale Radio Onda Libera del 9 marzo 2012

L'ultimo saluto a Luca Iosi, il ragazzo di 38 anni ucciso con 5 colpi di pistola in una villetta a ramazzano davanti agli occhi della mamma, della fidanzata e del nipotino di 8 anni. Ieri pomeriggio si sono svolti i funerali, c'era una folla immensa in lacrime davanti alla bara, una folla addolorata e arrabbiata. Perchè non è giusto morire così, non è giusto che delle bestie feroci compiano questi gesti.

Profonde le parole del vescovo Bassetti quando esorta gli assassini a convertirsi, a consegnarsi alla giustizia degli uomini se non vogliono vivere con l'inferno dentro. E puntuali sono le sue frasi quando interpreta i sentimenti della comunità: "La gente è ferita, ha paura, abbiamo diritto alla sicurezza, dopo questi ripetuti episodi  soprattutto in periferia e nelle campagne. Noi abbiamo il diritto di vivere sicuri - ha detto durante l’omelia –, di ritrovarci in pace e tranquillità nelle nostre case. Lo diciamo sulla bara del nostro fratello Luca: episodi come questo non devono più ripetersi".
Le istituzioni pubbliche e le forze dell’ordine, che anch’esse hanno pianto dei morti su queste strade – ha ricordato il vescovo –, sono chiamate per la loro parte a prevenire e vigilare, perché la vita e i beni delle persone siano tutelati. Il male è male, bisogna dirlo con coraggio e chiarezza; ed occorrono, da parte di chi ha responsabilità, scelte veritiere e giuste».
L'appello del vescovo è condivisibile, arriva diretto al cuore della gente, bisogna fare qualcosa, non restare inerti a guardare l'escalation di violenza che si ripetono. A una situazione di emergenza bisogna rispondere con strumenti e azioni di emergenza.
Il diritto alla sicurezza va tutelato, va salvaguardato altrimenti le nostre città diventano giungle in cui la voglia di farsi giustizia da soli diventa naturale.

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