sabato 10 marzo 2012

Una fiaccolata per Luca

Editoriale Radio Onda Libera del 6 marzo 2012

In migliaia ieri sera hanno partecipato al corteo e alla fiaccolata a Ramazzano, alle porte di Perugia, per invocare giustizia. Giustizia per Luca Rosi, l'impiegato di banca, che venerdì notte è stato ucciso da tre banditi con quattro colpi di pistola, davanti agli occhi della mamma, della compagna e del nipotino di soli 8 anni. Sotto una pioggia battente, il corteo silenzioso, composto, scandiva solo un grido "giustizia per Luca" sorretto da uno striscione con identiche parole.
La folla ha raggiunto il cva in un clima di commozione stringendosi attorno ai genitori e alla fidanzata di Luca. Due i sentimenti prevalenti, la rabbia, anche se composta, dignitosa, per quello che è successo,  per una tragedia efferata che ha sconvolto un paese, una città intera. E l'esigenza di giustizia, di vedere quanto prima assicurati in carcere gli autori di un delitto barbaro, ingiusto, di vederli condannati a una pena giusta e certa. Ecco questi i sentimenti di ieri sera tra la gente impaurita di Ramazzano e delle zone vicine, dove da tempo si susseguono assalti nelle case e fatti criminosi. La gente è terrorizzata, chiede sicurezza, vuole vivere senza l'incubo di essere aggredita, derubata o peggio ancora, ammazzata.
Bene ha fatto il sindaco Boccali a essere vicino a questa gente, a promettere di fare tutto il possibile per dare giustizia a Luca, ai parlamentari ha chiesto una legislazione che ci aiuti ad assicurare la certezza della pena. Infatti uno dei nodi è proprio questo nel nostro paese. Un sistema garantista che giustamente permette tre gradi di giudizio, che manda in galera chi ha sbagliato, ma non assicura la certezza della pena. Tra sconti e benefici, perfino chi ha ammazzato dopo qualche anno è fuori, circola liberamente, perché la funzione della pena dev'essere rieducativa. Bene tutto, ma alle vittime non ci si pensa mai.  Loro, le loro famiglie, diventano secondarie, rispetto ai colpevoli. Questo non è giusto. Anzi quando accadono situazione del genere ci indignano. Perché il principio chi sbaglia paga deve essere attuato sempre e nella sua pienezza. Altrimenti non è giustizia.


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