venerdì 23 marzo 2012

L'augurio è la certezza della pena

Editoriale Radio Onda Libera del 19 marzo 2012

Gli assassini di Luca Rosi, il bancario di Ramazzano ucciso 15 giorni fa, sono stati catturati. Sono due giovani rumeni, a cui gli inquirenti contestano anche lo stupro della donna di 54 anni di Pietramelina e una serie di rapine.
La notizia è stata accolta con sollievo da tutti, istituzioni e cittadinanza. Finalmente le bestie sono state assicurate alla giustizia. Si cerca un terzo complice che speriamo presto vada a far compagnia agli altri in carcere. ad incastrarli il Dna, la pistola e le testimonianza.

La seconda. Per troppi anni l'escalation della delinquenza è stata sottovalutata, anzi quasi nascosta, minimizzata. E non ammettendo il problema di conseguenza non si pensava ad interventi, ad azioni, a provvedimenti mirati. Nonostante le denunce, nonostante gli appelli della gente.
La terza. Più che una considerazione è un augurio. Che queste belve, così come dappertutto sono stati definiti, una volta riconosciuti colpevoli e condannati scontino interamente la loro pena in carcere. Perché soltanto la certezza della loro espiazione rida un po' di fiducia, e sopratutto non oltraggia la memoria di Luca Rosi e non offende il dolore dei suoi familiari che hanno chiarito di voler giustizia e non vendetta.

Questo fatto desta qualche riflessione. La prima, bisognava attendere il morto per arrivare a una mobilitazione, a rendersi conto che il problema sicurezza a Perugia e in questa regione è reale, sentito, concreto.  Che la gente da tempo ha paura a girare di notte per le strade del centro infestate dalla droga, ha paura perfino a stare nelle proprie case se si trovano un po' isolate.

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