giovedì 29 marzo 2012

C'è l'accordo sulla legge elettorale

Editoriale Radio Onda Libera del 28 marzo 2012

C'è l'accordo sulla legge elettorale e anche sulla riforma della costituzione. L'hanno siglato Pd, Pdl e Udc, i leader di questa "strana" maggioranza che sostiene il governo Monti. Cosa prevede l'intesa per cambiare il cosiddetto porcellum, il sistema elettorale che manda in parlamento i nominati, i parlamentari scelti dai partiti e non dai cittadini?
Le prime reazioni. Per la Lega Nord è una porcata. Il presidente della Repubblica loda per l'impegno.            
Taglio parlamentari. ll numero dei parlamentari dovrebbe scendere a 500 deputati (da 630) e 250 senatori (da 315).
Allora, dicevamo i tre segretari hanno convenuto sulla necessità di incardinare parallelamente la riforma della Costituzione e la legge elettorale.
Ma vediamo nel dettaglio le novità che si vorrebbero introdurre. L'accordo sulla revisione della Costituzione prevede: la riduzione del numero dei parlamentari, la revisione dell'età per l'elettorato attivo e passivo, il rafforzamento dell'esecutivo e dei poteri del premier in Parlamento, l'avvio del superamento del bicameralismo perfetto.
Per ciò che attiene la revisione della legge elettorale l'intesa prevede: la restituzione ai cittadini del potere di scelta dei parlamentari, un sistema non più fondato sull'obbligo di coalizione, l'indicazione del candidato premier, una soglia di sbarramento e il diritto di tribuna.
Fin qui le cose da fare, alcune giuste, alcune da perfezionare.
L'importante è che gli impegni non rimangano sulla carta, e soprattutto che i tempi siano rapidi, che l'approvazione avvenga entro questa legislatura. Altrimenti questi politici avranno perso un'altra occasione e rimediato un'altra,l'ennesima brutta figura.


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