venerdì 12 luglio 2013

Spoleto, UJ e la zappa sui piedi

Editoriale Radio Onda Libera del 12 luglio 2013

L'Umbria ospita da decenni manifestazioni culturali di altissimo livello, due si svolgono proprio in questi giorni, Umbria Jazz e il Festival di Spoleto. E proprio di questo vogliamo parlare, della incomprensibile sovrapposizione dei due eventi. E non lo facciamo per vena polemica. Lo facciamo perché ci sembra doveroso porre ancora una volta la questione: non capiamo le ragioni che spingono gli organizzatori a proporre nello stesso periodo, negli stessi giorni due rassegne di grande qualità. 
Non capiamo perché le istituzioni che sostengono queste manifestazioni con contributi pubblici non si impongono e obbligano i patron a scegliere calendari diversi. E' una questione di sensibilità e anche  di rispetto, come ha scritto Guido Perosino in un editoriale pubblicato ieri sul Corriere dell'Umbria, verso i cittadini, i turisti, gli spettatori.
Una delle giustificazioni raccontate in passato è che si tratta di “due pubblici diversi”. Ci sembrano schiocchezze. Il Jazz così come il teatro di qualità e la buona danza sono ormai quasi totalmente trasversali e questa assurda sovrapposizione obbliga tanti a rinunciare a uno spettacolo per un altro. A meno che non si possieda il dono dell'ubiquità.
Non può sfuggire a nessuno che questa strategia, sia per l'indotto e sia per il respiro promozionale della regione stessa, è auto-penalizzante. Siamo un territorio minuscolo, già punito dai collegamenti e isolato, e ci andiamo a dare la zappa sui piedi concentrando in dieci giorni d'estate, sui 100 disponibili, i due eventi di maggior richiamo.
Possibile che chi ha in mano la regia della politica culturale non si renda conto di quanto sia anche ridicolo, oltre che perdente, continuare a organizzare nello stesso periodo due eventi culturali così importanti?
Quest'anno è andata così, l'anno scorso pure e anche gli anni precedenti. Speriamo che nel 2014 qualcuno si ravveda per il bene dell'Umbria, per il bene delle casse dell'Umbria.

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