lunedì 29 luglio 2013

Parole forti da Papa Francesco

Editoriale Radio Onda LIbera del 29 luglio 2013

La giornata mondiale della gioventù ci ha consegnato la conferma di un papa amato, popolare, grazie alla sua semplicità e ai suoi gesti che parlano più di tanti discorsi. In oltre tre milioni hanno partecipato alla messa celebrata sulla spiaggia di Copacabana. Una folla immensa, sterminata per quest'appuntamento in terra brasiliana. Tanti, come al solito, i messaggi che Papa Francesco ha rivolto ai fedeli.

Durante la messa ha voluto sull'altare una bambina nata senza cervello, un modo per far capire che la vita va sempre accolta. Un gesto forte che vale più di cento ragionamenti sull'aborto.
Ma il messaggio più forte, più potente lo ha rivolto ai giovani, invitandoli a essere sempre protagonisti, a non stare in fondo alla storia, a non essere codardi. Ma ha usato anche una metafora calcistica, papa Francesco, per scaldare i cuori dei ragazzi radunati in una nazione che del calcio fa una passione e che nel 2014 ospiterà i campionati del mondo: nella lunga notte della veglia della Giornata mondiale della gioventù, davanti ai circa due milioni che lo hanno aspettato sui quattro chilometri del lungomare di Copacabana pregando, cantando e ballando, il pontefice ha detto che in gioco c’è “qualcosa di superiore della Coppa del Mondo”.  E ovviamente il riferimento secondo il Papa continua e l'auspicio è di far parte della "squadra" di Cristo.
Ora, al di là di chi crede o meno, le parole di Papa Francesco possono essere lette in modo laico, un appello ai giovani a non vivere una vita in maniera dimessa e passiva, a essere sempre responsabili delle proprie azioni, ad avere coraggio. Certo, in un momento così delicato, pieno di incertezza e sfiducia, parole così forti e sopratutto pronunciate dal capo della Chiesa colpiscono, entrano dentro. Con la speranza che ci rimangano. E che soprattutto vengano ascoltate.

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