mercoledì 24 luglio 2013

Senza lavoro, speranza e dignità

Editoriale Radio Onda Libera del 24 luglio 2013

Il lavoro non c'è e non si crea. anzi si perde con una velocità impressionante. La situazione è difficile, le previsioni sono pessime. Secondo i dati Excelsior di Unioncamere e ministero in Umbria nel 2013 si perderanno qualcosa come 4.500 posti di lavoro. Una stima terribile, gigantesca, se divisa per i mesi significa 400 occupati in mese al mese. Ancora più sconvolgente. 

Stando al rapporto che si basa su 94mila imprese del settore industriale e di quello dei servizi intervistate in tutta Italia tra gennaio e maggio, nella regione le assunzioni nell’anno in corso saranno 6.480 mentre le "uscite", ovvero pensionamenti, licenziamenti e cessazioni, ammonteranno a 10.960. Quindi tra entrate e uscite il saldo è negativo del 2,8 per cento, lo 0,6 in più della media italiana.
Ma il quadro generale è ancora più disarmante. Inutile dilungarsi su altri numeri. A dare l'allarme ieri anche il Papa, che recandosi in Brasile ha detto testualmente: "Corriamo il rischio di avere un’intera generazione che non avrà mai trovato lavoro…".  Quel lavoro da cui "viene la dignità personale di guadagnarsi il pane… La crisi mondiale non fa cose buone con i giovani, visto che, sul mercato, un disoccupato ha sempre maggiore difficoltà a ottenere un impiego".  Il Pontefice ha denunciato con la consueta semplicità la cultura del degrado sul lavoro, che non si corregge con leggine ad hoc, ma ricreando nuovi lavori.
Sembra una ricetta banale ma non lo è... se pensiamo ai numeri questi sì drammatici di una nuova categoria, i giovani chiamati "né-né", quelli che non studiano, non lavorano e nemmeno lo cercano, il lavoro. Una generazione di ragazzi e ragazze sfiduciati, senza certezze, senza possibilità di progettare il futuro, in una parola senza speranza. E il richiamo di Papa Francesco è azzeccatissimo, il rischio di saltare una generazione che non ha mai lavorato. A cui, per questo, è stata rubata la dignità.

Nessun commento:

Posta un commento