lunedì 31 dicembre 2012

Guerra tra bande nel Pd umbro

Editoriale Radio Onda Libera del 31 dicembre 2012

Parliamo della politica di casa nostra. E precisamente del Pd che all'indomani delle primarie per la scelta dei candidati al parlamento si e' ritrovato nel caos. A parte i risultati che ancora non sono ufficiali perche' e' in corso il riconteggio delle schede, a parte la scarsa affluenza, 20mila rispetto ai 77mila delle precedenti votazioni, a parte i veleni della vigilia, il colpo di scena e' stato il piazzamento del segretario regionale Bottini che e' arrivato penultimo e le dimissioni dall'incarico con attacco duro e frontale agli amministratori.
Bottini in una lettera ha criticato alcuni vertici istituzionali che hanno fatto il tifo, anzi si sono schierati per qualche candidato, influendo sui risultati della competizione. I vertici istituzionali hanno nome e cognome e nel mirino finiscono la presidente della Regione e il sindaco di Perugia. Ma quello che si e' consumato e' una vera e propria resa dei conti, con i quarantenni che escono vincitori e intenzionati a prendere in mano il partito.
Discutibile il ruolo di queste istituzioni, condivisibile il gesto di Bottini, ma il ragionamento va aperto non solo sul ruolo del partito e sulla sua autonomia, ma in generale su come e' ridotto il Pd, in una guerra tra bande. E se questa e ' la "nuova" politica, l'Umbria ha bisogno della "vecchia" politica quella che sapeva governare.
Ma una riflessione più profonda va fatta sull'abuso delle primarie. Quelle fatte per la leadership tra Renzi e Bersani erano vere, hanno risvegliato la partecipazione nella gente, quelle di sabato sono state raffazzonate, fatte per sistemare certi amministratori amici, e alla fine qualcuno e' rimasto fregato. Le trappole erano state disseminate, qualcuno le ha viste, qualcun altro ha sperato che non fossero per lui. Ma queste primarie hanno mortificato il senso delle precedenti. Della serie come disperdere un patrimonio.
Detto questo, chiudiamo questa puntata di Mille Parole, l'ultima di questo 2012, con un augurio sentito a tutti i radioascoltatori di Radio Onda Libera. Che il 2013 sia un anno migliore, che sia un anno sereno e portatore di speranza per tutti.

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