Oggi parliamo di sanità, o meglio di politica sanitaria. Sono stati nominati
i direttori generali di Asl e ospedali dell'Umbria. Cosi dopo la riforma approvata in consiglio regionale un
mese fa, la giunta ha nominato i vertici che dovranno gestire i servizi
sanitari per il prossimo triennio. Nessuna novità, solo conferme. Nel senso che i manager
nominati sono gli stessi di prima.
Orlandi all'azienda ospedaliera di Perugia
dove e' stato già direttore e anche commissario. Casciari da Castello va
all'Azienda di Terni. Legato direttore dell'Asl 1 che riunisce Perugia e
Castello, e Fratini resta all'Usl 2, quella accorpata Foligno-Terni.Questi i nomi dei magnifici quattro. Ora qualche
commento. Già la riforma sanitaria aveva partorito un topolino nel senso che
dal punto di vista del cambiamento aveva soltanto dimezzato le Usl, portandole
da 4 a 2. Un po' di coraggio in più avrebbe portato a maggiore
risparmio e soprattutto a una visione più strategica del sistema sanitario.
Con le nomine dei direttori generali il cerchio e'
chiuso. Peccato che anche in quest'occasione la politica non e' stata
all'altezza di un vero cambiamento. Perché sia ben chiaro, nessun pregiudizio
sulle professionalità dei quattro manager, ma in un clima di rinnovamento
rimpiazzare le stesse facce sulle stesse poltrone non e' il massimo della
credibilità.
Sempre in tema di sanità restano aperte un paio di questioni,
come la chiusura di almeno un paio di punti nascita, in pole position Assisi e Narni, e
le sedi legali delle due Asl, la prima dovrebbe essere Perugia, la seconda se
la contendono Terni e Foligno. Ma essendo due aspetti spinosi e delicati, la politica
scarica la responsabilità sui nuovi, per modo di dire, direttori generali.
Della serie, ora che vi ho nominato vedetevela voi.
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