venerdì 28 dicembre 2012

Per cambiare manca il coraggio

Editoriale Radio Onda Libera del 28 dicembre 2012

Oggi parliamo di sanità, o meglio di politica sanitaria. Sono stati nominati i direttori generali di Asl e ospedali dell'Umbria. Cosi dopo la riforma approvata in consiglio regionale un mese fa, la giunta ha nominato i vertici che dovranno gestire i servizi sanitari per il prossimo triennio. Nessuna novità, solo conferme. Nel senso che i manager nominati sono gli stessi di prima.
Orlandi all'azienda ospedaliera di Perugia dove e' stato già direttore e anche commissario. Casciari da Castello va all'Azienda di Terni. Legato direttore dell'Asl 1 che riunisce Perugia e Castello, e Fratini resta all'Usl 2, quella accorpata Foligno-Terni.Questi i nomi dei magnifici quattro. Ora qualche commento. Già la riforma sanitaria aveva partorito un topolino nel senso che dal punto di vista del cambiamento aveva soltanto dimezzato le Usl, portandole da 4 a 2. Un po' di coraggio in più avrebbe portato a maggiore risparmio e soprattutto a una visione più strategica del sistema sanitario.
Con le nomine dei direttori generali il cerchio e' chiuso. Peccato che anche in quest'occasione la politica non e' stata all'altezza di un vero cambiamento. Perché sia ben chiaro, nessun pregiudizio sulle professionalità dei quattro manager, ma in un clima di rinnovamento rimpiazzare le stesse facce sulle stesse poltrone non e' il massimo della credibilità. 
Sempre in tema di sanità restano aperte un paio di questioni, come la chiusura di almeno un paio di punti nascita, in pole position Assisi e Narni, e le sedi legali delle due Asl, la prima dovrebbe essere Perugia, la seconda se la contendono Terni e Foligno. Ma essendo due aspetti spinosi e delicati, la politica scarica la responsabilità sui nuovi, per modo di dire, direttori generali. Della serie, ora che vi ho nominato vedetevela voi.

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