domenica 16 dicembre 2012

Prove tecniche di democrazia

Editoriale Radio Onda Libera del 14 dicembre 2012

Le primarie del Pd si terranno dappertutto. Così ha promesso e mantenuto Bersani, quindi anche in Umbria dove il segretario regionale ha spiegato le regole che si stanno abbozzando in attesa delle direttive finali che arriveranno lunedi da Roma. Potranno votare quelli che hanno votato alle primarie per la candidatura a premier e gli iscritti al partito.  Il voto e' previsto per il 30 dicembre.
Dalle prime indicazioni si fara' un listone di 32 aspiranti candidati, il doppio dei posti tra Camera e Senato previsti per la nostra regione. All’interno di questo recinto c’è da considerare la riserva indiana, i catapultati da Roma, forse saranno i nomi di quelli che saranno i due capilista. Sulle identita' ovviamente top secret per il momento. Una novità e' rappresentata dalle deroghe che dovranno chiedere e ottenere coloro che hanno superato i 15 anni di vita parlamentare; la deroga, il placet, novità delle novità per evitare lo svuotamento delle istituzioni, dovranno averla anche sindaci, assessori e consiglieri comunali e regionali che intendono candidarsi. Questo in estrema sintesi il quadro della situazione all'interno del Pd.
Ora qualche considerazione. E' coerente e responsabile la scelta dei vertici del partito di organizzare le primarie per scegliere i candidati al Parlamento. Che appare ancora più significativa nel momento in cui si andrà a votare il prossimo febbraio con la stessa legge elettorale, vale a dire il porcellum.
Queste primarie sono una parvenza di democrazia perché danno la possibilità ai cittadini di fare una scelta, di indicare chi deve essere candidato. Certo le regole devono essere perfezionate, la campagna elettorale sarà brevissima, poco più di una settimana, ma le primarie, e lo diciamo con convinzione, sono uno strumento valido. E non una porcata, come la legge elettorale che tutti dicono di voler cambiare e poi nei fatti non la toccano. Le obiezioni sono tante, che i protagonisti delle primarie sono comunque imposti dai vertici, ma e' sempre meglio avere una seppur minima possibilità di scelta che nessuna.

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