Editoriale Radio Onda Libera del 13 dicembre 2012
La politica e' in fibrillazione, l'aria e' confusa e incandescente. Partiti vecchi in decomposizione, partiti nuovi o presunti tali in gestazione. Alleanze fatte e disfatte, dubbi amletici su discese in campo e primarie annunciate anche per i parlamentari nonostante i tempi strettissimi. Ieri ha parlato Berlusconi e ha parlato di passo indietro e passo avanti. Poi ha confermato di essere candidato a premier ma ha candidato anche Monti e Alfano.
Non e' stato tanto chiaro il Cavaliere aggiungendo di non aver preso ancora nessuna decisione, anzi di farla dipendere da come si sviluppano le cose.
Un paio di punti sono fermi, almeno per ora. La proposta a Monti e' tattica, il ragionamento e' se il professore accetta la guida dei moderati, Berlusconi fa il leader del partito. Ma Monti non accetterà. Allora Berlusconi e' candidato a premier? Questa la fine più probabile. A che se il Cavaliere per agitare le acque dice di non escludere dalla corsa Alfano. Ma pare più una battuta che altro. L'alleanza con la Lega e' a rischio perché Maroni ha detto si al Pdl ma un fermo no a Berlusconi. Ed ecco il Cavaliere minacciare le regioni dove governano insieme, tipo Piemonte e Veneto.
Poi sul tavolo c'è anche la scissione degli ex An verso la nuova formazione "centrodestra nazionale"; tutto sarà deciso all'inizio della nuova settimana perché la situazione e' ancora fluida, in movimento. Come tutta la politica del resto. Sull'altro fronte paiono certe le primarie per i candidati al Parlamento che si dovrebbero tenere il 29 e il 30 dicembre. Una corsa contro il tempo ma sempre meglio che imporre dall'alto i soliti noti. E' anche vero che il Pd dovrà risolvere anche la bega delle deroghe ai parlamentari che hanno già fatto tre mandati, più di 15 anni, e questo nodo dovrà essere sciolto agli inizi della settimana. Insomma nella settimana che ci avvicina al Natale non solo cadrà il governo, ma il quadro politico si ricomporrà come un puzzle per l'appuntamento elettorale di febbraio.
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