martedì 4 dicembre 2012

La sfida delle parlamentarie

Editoriale Radio Onda Libera del 4 dicembre 2012

Dopo le primarie del centrosinistra e il dilemma del Pdl se farle o non farle, l'attenzione e' rivolta alle parlamentarie di Beppe Grillo. Nel primo giorno delle votazioni on line per eleggere i candidati "portavoce" del Movimento 5 stelle al Parlamento, attorno al metodo trasparente scelto da Grillo, si moltiplica un gran vociare di sottofondo sia della politica classica che degli attivisti.
I partiti osservano con distacco ma con attenzione quello che sta succendo nel M5S: è un metodo nuovo, diverso, totalmente online. Gratis ma non privo di commenti negativi. Se da una parte si riconosce la volontà di trasparenza e di scongiura della classica nomenklatura, dall'altra non mancano critiche precise nei confronti della "5 giorni" di primarie a cinque stelle. Critiche come l'impossibilità  di votare per tutti gli iscritti (soltanto quelli che si sono registrati entro il 30 settembre), oppure le lamentele per non aver ricevuto l'email di conferma per votare, o ancora i problemi di funzionamento del sito forse dovuti all'alto numero di accessi.
Ora, al di la' delle critiche, che sono normali dal momento che si parla di un meccanismo solo on line, qualche commento e' d'obbligo. Innanzi tutto si tratta di un sistema nuovo, mai adottato finora, quindi non perfetto, ma comunque aperto, democratico al massimo perche da' la possibilita' ai cittadini comuni di scegliere direttamente, senza intermediari, da chi farsi rappresentare.
In una politica gestita dalle segreterie dei partiti che nomina i propri parlamentari grazie a una legge elettorale che fa comodo a tutti e che tutti a parole vogliono cambiare ma nei fatti tutti ne traggono vantaggio, l'idea di Grillo e' rivoluzionaria. E in un momento in cui i meccanismi di rappresentanza rischiano di saltare, l'iniziativa dei grillini va plaudita quanto meno perché sta dalla parte della gente e non dei partiti. Poi se sarà efficace, se scegliera' candidati presentabili e capaci, se manderà in Parlamento cittadini che penseranno agli interessi generali, e' tutto vedere.

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